Squalo Porbeagle, da predatore terrificante a vittima sacrificale | Inghiottito in pochi secondi da un’altra specie: scienziati rimasti senza fiato
Squalo Porbeagle, il terribile predatore dei mari non è più all’apice della catena alimentare. Cosa gli è successo e chi c’è ora?
Gli animali pericolosi affascinano e incutono timore per le loro capacità di caccia e difesa. Molti di essi, come serpenti velenosi, grandi felini e predatori marini, sono dotati di armi naturali che li rendono temibili agli occhi dell’Uomo.
Questi animali hanno sviluppato tattiche sofisticate per sopravvivere, che includono artigli affilati, veleno letale o velocità straordinaria. Anche se pericolosi, questi animali sono importanti, perché mantengono l’equilibrio degli ecosistemi di cui fanno parte.
Gli animali considerati più pericolosi non sono solo quelli più grandi o forti, ma spesso i più adattati all’ambiente in cui vivono. Scorpioni, ragni e insetti, possiedono veleno capace di abbattere prede o difendersi da minacce.
Anche se visti come minacce per l’Uomo, la maggior parte degli animali pericolosi non è aggressiva se non provocata o minacciata. La loro pericolosità è legata alla sopravvivenza e alla difesa, piuttosto che a un comportamento aggressivo verso l’Uomo.
Lo squalo: come è diventato il “cattivo” dell’immaginario collettivo
Gli squali sono tra i predatori più temuti al mondo, un timore dovuto in gran parte all’immagine che i media e la cultura popolare hanno costruito attorno a loro. Fin dagli anni ‘70, film come Lo Squalo hanno contribuito a diffondere l’idea dello squalo come “cattivo” per eccellenza. Anche se questi animali sono predatori abili e pericolosi, gli attacchi sugli esseri umani sono rari e non riflettono il vero comportamento della maggior parte delle specie.
L’immagine dello squalo come pericoloso deriva anche dal suo aspetto e dai suoi comportamenti predatori. La loro potente struttura corporea, le mascelle irte di denti e il modo in cui nuotano silenziosamente creano un’immagine impressionante. Il timore nei loro confronti, anche se a volte comprensibile, è esagerato rispetto alla realtà del loro comportamento in natura.
I predatori degli squali: quando anche i più forti diventano prede
Un caso ha mostrato che uno squalo Porbeagle incinta, lungo circa 3,6 metri, è stato inghiottito da un altro predatore, probabilmente uno squalo bianco. Questo episodio, registrato grazie a un dispositivo di tracciamento, è avvenuto al largo delle Bermuda e ha svelato interazioni rare tra predatori di grandi dimensioni. Il Porbeagle, un predatore veloce con denti affilati, è vulnerabile quando incontra squali ancora più grandi.
I dati dei ricercatori, che seguivano i movimenti del Porbeagle dal 2020, hanno indicato che l’animale manteneva una routine regolare tra la superficie e i 100 metri di profondità fino al 24 marzo 2021. In quella data, le temperature registrate dal dispositivo hanno mostrato un brusco cambiamento,. Così gli scienziati hanno scoperto che l’esemplare era stato ingoiato.