E se il futuro dell’agricoltura fosse in mare? | La strana idea del biologo marchigiano sta facendo parlare di sé: ecco il suo “Patto con il Mare per la Terra”

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Il mare (Pixabay Foto) - www.marinecue.it

L’agricoltura cambia habitat e si sposta in mare: la visione futuristica che potrebbe rappresentare la svolta.

L’agricoltura rappresenta da secoli un elemento centrale per l’economia e la sussistenza dell’umanità. Dall’antichità fino ai giorni nostri, le pratiche agricole hanno evoluto tecniche, strumenti e metodi per far fronte alle necessità crescenti di una popolazione in continuo aumento.

Negli anni l’agricoltura ha attraversato innumerevoli trasformazioni per adattasi ai cambiamenti climatici e alle richieste del mercato.

L’agricoltura moderna ha un approccio orientato all’innovazione. Con l’avvento delle tecnologie digitali e delle biotecnologie, le tecniche di coltivazione si sono specializzate. Infatti, si sta cercando sempre più di ottimizzare il consumo di risorse, ridurre gli sprechi e monitorare le coltivazioni in modo più preciso.

Inoltre, il cambiamento climatico ha imposto sfide senza precedenti. Gli eventi atmosferici estremi e le variazioni delle stagioni di semina e raccolta costringono gli agricoltori a ripensare costantemente le loro strategie. L’acqua, risorsa essenziale per l’agricoltura, è sempre più scarsa in molte aree, e ciò aumenta la necessità di soluzioni alternative come il riciclo delle acque e le tecniche di irrigazione efficienti.

L’agricoltura in mare

In questo scenario, il legame tra agricoltura e sostenibilità è diventato centrale. La ricerca di un equilibrio tra produttività e rispetto dell’ambiente ha portato all’adozione di metodi biologici e a basso impatto, con l’obiettivo di preservare la fertilità dei terreni e la biodiversità. Il concetto di agricoltura rigenerativa assume un’importanza crescente.

Oltre alla terra, anche il mare offre un enorme potenziale per la coltivazione e la produzione alimentare. Il professor Roberto Danovaro, docente di biologia marina e presidente della Fondazione Patto con il Mare per la Terra, propone un’idea rivoluzionaria: considerare il mare come un nuovo territorio agricolo. Tale approccio apre la strada alla cosiddetta “blue economy” integrata. In questo modo sarà possibile risorse marine per allevare specie animali e coltivare nuove varietà vegetali ad alto valore nutrizionale.

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Mare mosso (Pixabay foto) – www.marinecue.it

Il mare come risorsa per l’alimentazione e l’ambiente

Danovaro evidenzia come il mare possa sostenere pratiche di coltivazione innovative, dalle ostriche alle alghe, capaci di assorbire anidride carbonica e produrre cibo di qualità. Specie come le alghe non solo rappresentano un alimento, ma, se utilizzate come integrazione nella dieta dei bovini, possono ridurre le emissioni di metano fino al 50%.

L’idea di Danovaro punta a un’agricoltura che non si limita alla terra, ma si espande nel mondo marino per affrontare le sfide ambientali e alimentari del futuro.