Soccorsi in mare, se manca l’autorizzazione sono guai | Migranti salvati e soccorritori bloccati: equipaggio privo di certificazione becca una multa salata

soccorsi in mare

Soccorsi in mare in corso (Pixabay Foto) - www.marinecue.it

Soccorsi in mare, le autorizzazioni consentono l’avvio corretto delle procedure per salvare le persone in pericolo.

Le missioni di salvataggio che coinvolgono i migranti in fuga da condizioni critiche in molti Paesi africani e mediorientali hanno sollevato numerose discussioni. La rotta del Mediterraneo è una delle più battute e delle più pericolose per chi cerca di attraversarla.

Le imbarcazioni di soccorso, spesso gestite da organizzazioni non governative (ONG), si trovano a operare in contesti complessi, dove le regole nazionali e internazionali non sempre si allineerebbero con le necessità umanitarie.

Il loro lavoro, sebbene sostenuto da una missione umanitaria, si scontrerebbe con le autorità degli Stati costieri, soprattutto per quanto riguarda l’assegnazione dei porti sicuri dove sbarcare le persone soccorse. La questione dei porti è uno degli aspetti più dibattuti, poiché ogni sbarco richiede autorizzazioni specifiche e deve rispettare le normative locali.

Le certificazioni navali rappresentano un altro elemento fondamentale nel dibattito sul soccorso in mare. Le navi impegnate in operazioni di salvataggio devono possedere le necessarie autorizzazioni per svolgere attività di ricerca e soccorso, e ogni Paese ha le proprie normative in merito. Questo può diventare un punto critico per le ONG che, pur con buone intenzioni, si trovano a operare in contesti legali complessi e regolamentati.

La sfida della Mare Jonio alle autorità

La nave Mare Jonio, gestita dalla ONG Mediterranea Saving Humans, avrebbe avuto una discussione con le autorità italiane in tal senso. Dopo aver soccorso 58 migranti nell’area Sar tunisina, la nave avrebbe rifiutato di dirigersi verso il porto assegnato di Napoli, chiedendo invece uno sbarco più vicino, a Porto Empedocle.

La richiesta è stata accolta, ma le autorità italiane hanno disposto il fermo amministrativo della nave con l’accusa di aver operato senza le certificazioni necessarie per il soccorso in mare. Questa non sarebbe la prima volta che la Mare Jonio si scontra con le autorità per questioni legate alle certificazioni e alle normative sul soccorso in mare. La nave, priva di autorizzazioni formali, è stata multata e fermata in porto, nonostante le proteste dell’equipaggio.

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Una piccola barca sbarcata (Pixabay Foto) – www.marinecue.it

La posizione della ONG

Secondo Mediterranea Saving Humans, le decisioni prese dalle autorità italiane sono di natura pretestuosa e volte a ostacolare le operazioni di soccorso. L’equipaggio della Mare Jonio ha dichiarato che continuerà a operare in mare, ritenendo il salvataggio di vite umane un obbligo morale superiore a qualsiasi imposizione legale.

Il fermo amministrativo della nave comporta che questa non si possa più muovere dal porto, con conseguenze che potrebbero essere importanti per le organizzazioni non governative che operano fuori dagli investimenti dei singoli Stati.