La Marina Militare italiana pensa alla difesa | Pronti sulle sue navi sistemi anti-droni: li annienteranno in un nanosecondo
La Marina Militare italiana si prepara alla difesa. In arrivo sistemi anti-droni sulle navi: pronti a neutralizzarli in un istante.
L’utilizzo dei droni ha avuto un impatto significativo in numerosi settori, portando innovazioni che vanno ben oltre l’ambito militare. Questi strumenti tecnologici sono impiegati per diverse attività, come la sorveglianza, l’agricoltura di precisione, la consegna di pacchi e la fotografia. Grazie alla loro capacità di raggiungere luoghi difficilmente accessibili e di svolgere missioni con elevata efficienza, i droni si sono rapidamente diffusi in molti ambiti della vita quotidiana e professionale.
Nell’ambito civile, i droni sono stati adottati per monitorare coltivazioni, ispezionare infrastrutture e persino per interventi di soccorso in situazioni di emergenza. La loro flessibilità d’uso li rende particolarmente vantaggiosi per le operazioni che richiedono rapidità e precisione. Tuttavia, nonostante il loro potenziale positivo, i droni possono rappresentare anche un pericolo se utilizzati in modo improprio, diventando strumenti di sorveglianza non autorizzata o di attacco.
Il settore militare, infatti, ha osservato con preoccupazione la crescita del mercato dei droni, soprattutto quelli di piccole dimensioni, che possono essere acquistati facilmente e adattati a scopi potenzialmente dannosi. In questo contesto, la protezione da tali dispositivi è diventata una priorità. I droni, se utilizzati da organizzazioni terroristiche o per altre attività illecite, possono causare gravi danni alle infrastrutture strategiche, come porti o unità navali.
Per contrastare questa minaccia, si è reso necessario sviluppare tecnologie avanzate di difesa. In particolare, le navi da guerra e le altre installazioni militari sono oggi vulnerabili agli attacchi con droni, soprattutto a causa dell’imprevedibilità e della difficoltà di rilevare questi dispositivi in volo. I mini e micro droni, in particolare, rappresentano una sfida per i sistemi di rilevamento tradizionali, grazie alle loro dimensioni ridotte e alla loro velocità.
Sistemi anti-droni per la Marina Militare
Per rispondere a queste nuove minacce, il Governo ha approvato un programma pluriennale per l’integrazione di sistemi anti-droni a bordo delle navi della Marina Militare italiana. Il progetto prevede lo sviluppo e l’implementazione di sistemi di scoperta e contrasto avanzati, capaci di rilevare e neutralizzare i droni, in particolare quelli di piccole dimensioni. Questi nuovi sistemi saranno integrati nei Sistemi di Combattimento delle unità navali, garantendo una difesa più completa ed efficace.
I sistemi C-APR (Contro Aeromobili a Pilotaggio Remoto) avranno il compito di rilevare, tracciare e distruggere i droni con bassa visibilità radar, come i mini e micro APR, attraverso l’uso di nuove tecnologie, tra cui armi ad energia diretta e disturbatori elettronici. Il programma, che avrà una durata complessiva di 12 anni, richiede un investimento di circa 194 milioni di euro, con l’obiettivo di dotare la Marina Militare di strumenti avanzati per affrontare le nuove sfide della guerra moderna.
Il futuro della difesa navale
Il piano, che ha già ottenuto un finanziamento iniziale di 80 milioni di euro, prevede la creazione di un prototipo di sistema anti-droni entro i prossimi anni. Il completamento del progetto è legato alla disponibilità di ulteriori fondi, ma si prevede che l’indotto industriale sarà significativo, coinvolgendo diversi settori chiave della cantieristica e dell’elettronica. Questo programma rappresenta un passo importante per garantire la sicurezza delle unità navali italiane contro le minacce asimmetriche sempre più sofisticate.
Il futuro della difesa navale italiana punta non solo sull’innovazione tecnologica, ma anche sull’integrazione di nuove soluzioni operative che permettano di rispondere in tempo reale alle minacce emergenti. I sistemi anti-droni che verranno implementati sono progettati per essere completamente integrati con il resto dell’equipaggiamento a bordo, migliorando le capacità di rilevamento, tracciamento e neutralizzazione di obiettivi aerei. L’uso di tecnologie avanzate, come armi ad energia diretta e disturbatori elettronici, permetterà alla Marina di affrontare sfide in continua evoluzione, garantendo una protezione efficace delle rotte marittime e delle infrastrutture critiche.