Il Mediterraneo come strumento di prevenzione | INGV e INFN insieme all’interno della stazione sismo-acustica: si prevedranno terremoti e tsunami

Fondale

Fondale (Pixabay Foto) - www.marinecue.it

Il mare ci parla e ci fornisce tante informazioni utili per la sicurezza: la nuova stazione sismo-acustica fornirà le risposte necessarie.

Il mar Mediterraneo, una delle culle della civiltà umana, è da sempre un crocevia di culture, commerci e scambi. La sua vasta estensione, che collega tre continenti, ha permesso lo sviluppo di numerose popolazioni, grazie anche alla sua biodiversità e alle risorse naturali. Oltre all’importanza storica e culturale, il Mediterraneo ha una rilevanza geopolitica e scientifica di primo piano.

Dal punto di vista geografico, il Mediterraneo rappresenta un’area complessa e affascinante. Circondato da catene montuose, bacini e profonde fosse marine, questo mare è caratterizzato da una singolare composizione geologica. La sua attività tettonica e sismica è da secoli oggetto di studi, poiché la sua posizione tra la placca africana ed eurasiatica ne fa una delle regioni più dinamiche dal punto di vista geofisico.

Oltre agli aspetti geologici, il Mediterraneo è famoso anche per i suoi ecosistemi unici. Le acque del mare accolgono una grande varietà di specie, molte delle quali endemiche, creando una biodiversità straordinaria. Tuttavia, negli ultimi anni, l’equilibrio ecologico di questo bacino è stato minacciato da inquinamento, pesca eccessiva e cambiamenti climatici, portando a un’attenzione sempre maggiore verso la conservazione dell’ambiente marino.

L’importanza del Mediterraneo non si limita solo alla sua bellezza naturale. Le sue profondità nascondono misteri ancora da svelare, e la conoscenza delle dinamiche sottomarine è fondamentale per comprendere e preservare questo mare. Oltre alle onde e alle correnti, anche i suoni e le vibrazioni che si propagano nelle sue profondità sono oggetto di studio, poiché rivelano informazioni preziose su fenomeni naturali e sulle attività umane.

Una stazione innovativa per studiare il Mediterraneo

Al largo di Portopalo di Capo Passero, nelle profondità del Mediterraneo, è stata recentemente installata una stazione sismo-acustica che si trova a 3500 metri sotto il livello del mare. Questo progetto, realizzato grazie alla collaborazione tra l’Istituto Nazionale di Geofisica e Vulcanologia (Ingv) e l’Infn tramite il programma Km3Net, permette di monitorare e studiare fenomeni geofisici e ambientali con una precisione senza precedenti.

La stazione è in grado di raccogliere e trasmettere in tempo reale dati sulle onde acustiche che attraversano le profondità marine. Queste informazioni sono fondamentali per monitorare l’impatto ambientale delle attività umane e per rilevare fenomeni naturali come terremoti e tsunami, contribuendo così alla sicurezza internazionale.

Stazione sismo-acustica
Stazione sismo-acustica (TGR foto) – www.marinecue.it

Un progetto siciliano per il monitoraggio dei fondali marini

La stazione sismo-acustica di Portopalo è frutto del lavoro di un gruppo di ricercatori siciliani, impegnati nella comprensione delle dinamiche marine a profondità irraggiungibili per l’uomo. La sua collocazione a 3500 metri di profondità consente di raccogliere dati dettagliati sulla tettonica sottomarina, contribuendo alla conoscenza dei fenomeni che interessano la regione. Le informazioni ottenute sono cruciali non solo per la ricerca scientifica, ma anche per la protezione delle coste mediterranee.

Grazie ai finanziamenti del Ministero e dell’Università della Regione Siciliana, il progetto si propone di monitorare costantemente i movimenti del fondale e le onde acustiche, dati che saranno condivisi a livello internazionale. Questa rete di monitoraggio rappresenta un’importante risorsa per la previsione di eventi catastrofici come maremoti, migliorando le capacità di risposta e prevenzione di fronte a possibili disastri naturali.