A Jeddah, in Arabia Saudita, c’é una costruzione portuale da record | La sala di controllo con il faro più alto al mondo: come un grattacielo
In Arabia Saudita, a Jeddah, si erge una torre da primato. Il faro più alto del mondo ospita la sala di controllo portuale.
La vita nei fari è stata per secoli avvolta da un alone di solitudine e contemplazione. Per i guardiani dei fari, l’esistenza ruotava attorno alla gestione della luce, assicurandosi che questa non si spegnesse mai e che fosse sempre visibile alle navi in avvicinamento. Isolati dal resto del mondo, spesso su isole o scogliere, i guardiani dovevano affrontare condizioni climatiche difficili, tra tempeste, venti forti e mareggiate, in un contesto di silenzio quasi assoluto. Tuttavia, questa vita, così lontana dalle comodità moderne, aveva anche un fascino unico.
La routine quotidiana di un guardiano di faro non era priva di responsabilità. La manutenzione dell’attrezzatura era essenziale per il funzionamento continuo del faro. Ogni giorno, il guardiano doveva pulire le lenti della lanterna, controllare l’olio, e, in passato, accendere manualmente la luce ogni sera. La notte portava con sé l’importante compito di monitorare il funzionamento della luce, con turni spesso estenuanti. Nonostante l’isolamento, i guardiani dei fari erano considerati figure di grande rilevanza, poiché la loro dedizione alla sicurezza dei marinai era indispensabile.
Con l’evoluzione della tecnologia, la vita nei fari ha subito profonde trasformazioni. L’avvento delle luci automatiche e dei sistemi di monitoraggio ha reso superfluo il presidio continuo, portando alla progressiva scomparsa dei guardiani. Molti fari sono oggi completamente automatizzati e la presenza umana è rara. Tuttavia, i fari continuano a svolgere un ruolo simbolico e pratico nel panorama marittimo, rappresentando punti di riferimento essenziali per la navigazione e mantenendo viva una tradizione secolare.
Per alcuni, i fari sono diventati anche luoghi di attrazione turistica o residenze alternative. L’isolamento e la bellezza di questi luoghi hanno spinto molte persone a trasformarli in case vacanza o musei, celebrando la storia e l’importanza di queste strutture nella cultura marittima. Vivere in un faro oggi è una scelta di vita, che richiama il desiderio di tranquillità e contatto con la natura, lontano dal caos della vita moderna.
Il faro più alto del mondo
Il faro più alto del mondo si trova a Jeddah, in Arabia Saudita, e misura 133 metri. Realizzato tra il 1987 e il 1990, questo imponente edificio non è un faro tradizionale: oltre a proiettare luce, ospita la sala di controllo del porto di Jeddah. Nonostante ciò, viene classificato come faro grazie alla presenza di una luce che emette flash bianchi a intervalli di 20 secondi, fondamentale per la navigazione marittima in quella zona.
Se si considerano i fari tradizionali, il primato spetta invece al faro dell’Île Vierge in Francia, che raggiunge 82,5 metri di altezza. Costruito tra il 1897 e il 1902, questo faro in muratura rappresenta una delle strutture più imponenti della Bretagna ed è composto quasi interamente da rocce granitiche.
Il fascino dei fari oggi
Nonostante i progressi tecnologici, i fari conservano ancora il loro fascino e valore storico. Molti di essi sono diventati monumenti culturali, attirando visitatori e curiosi da tutto il mondo. La loro posizione in luoghi isolati e panoramici, unita alla storia di chi li ha abitati, continua a esercitare un grande richiamo, alimentando il mito del guardiano di faro come custode solitario del mare.
Oltre al loro significato simbolico, i fari rappresentano anche un patrimonio architettonico di grande rilievo. Molti di essi sono stati restaurati e trasformati in musei o strutture ricettive, offrendo ai visitatori l’opportunità di vivere in prima persona l’esperienza di un faro, circondati dal suono delle onde e dal silenzio della natura. L’interesse per questi edifici storici è in crescita, con molte comunità locali che promuovono il turismo legato ai fari, riconoscendo il loro ruolo non solo come strumenti di navigazione, ma come veri e propri emblemi del paesaggio costiero.