Il crostaceo degli abissi fa davvero paura | Lungo circa mezzo metro può ingurgitare pezzi enormi di cibo: le sue vittime preferite sono le carcasse
Il fondale marino riserva sempre sorprese inaspettate, come nel caso di questo crostaceo enorme e spaventoso.
L’oceano profondo nasconde creature affascinanti e spesso sconosciute, capaci di sorprendere anche gli studiosi più esperti. Tra le infinite forme di vita che abitano questi ambienti estremi, si trovano organismi dalle dimensioni e dalle abitudini talmente singolari da sembrare usciti da un altro mondo. La capacità di adattarsi a condizioni che l’essere umano difficilmente può immaginare è una delle caratteristiche più incredibili di queste specie.
Alcuni di questi animali vivono a profondità inimmaginabili, in un ambiente dove la luce del sole non arriva mai e la pressione è schiacciante. Nonostante ciò, riescono a prosperare in questo ecosistema buio e inospitale, sfruttando risorse che giungono dalle acque superiori o dalle profondità stesse. Ogni tanto, alcuni esemplari di queste specie vengono accidentalmente scoperti, suscitando stupore per la loro unicità e per le strategie di sopravvivenza che hanno sviluppato.
Tra i protagonisti di questo mondo sommerso, vi sono esseri che sembrano giganti rispetto ai loro parenti più vicini che abitano sulla terraferma o nelle acque più superficiali. Le loro dimensioni, così come il loro aspetto insolito, contribuiscono a renderli oggetto di curiosità scientifica e di ammirazione. Il loro isolamento nelle acque profonde, dove poche specie osano avventurarsi, li ha portati a evolversi in modo del tutto particolare, lontano dalle pressioni della vita sulla superficie.
In questi ambienti, la lotta per la sopravvivenza è intensa. Cibo, risorse e compagni sono scarsi, e le specie che abitano le profondità marine hanno sviluppato meccanismi unici per sfruttare ogni opportunità. Alcune di esse sono diventate abilissime nel trovare nutrimento anche laddove altre specie fallirebbero, trasformando la scarsità in una risorsa.
Abitante degli abissi
Uno degli abitanti più impressionanti delle profondità oceaniche è il Bathynomus giganteus, un crostaceo isopode gigante, strettamente imparentato con i comuni porcellini di terra. Questo animale, che può raggiungere una lunghezza massima di circa mezzo metro, vive a profondità variabili tra i 310 e i 2.300 metri. Si trova principalmente nell’area occidentale degli oceani Indo-Pacifico e Atlantico, dove esplora i fondali in cerca di cibo.
Le sue particolari caratteristiche fisiche sono ben adattate a questo ambiente estremo. Le componenti della sua bocca sono studiate per fare a brandelli grandi quantità di cibo, un’abilità necessaria per sfruttare al massimo le risorse disponibili nelle profondità. Il Bathynomus giganteus è ritenuto un necrofago, ovvero si nutre di carcasse di animali che affondano sul fondo dell’oceano. Non di rado, infatti, viene catturato per sbaglio in trappole per pesci statiche fissate sul fondale.
La sua dieta e il ciclo vitale
Oltre alla sua bocca perfettamente adattata alla dieta, questo gigante degli abissi possiede un tratto digerente molto estendibile e un organo, l’epatopancreas, dove accumula grandi quantità di lipidi. Questo gli permette di affrontare lunghi periodi di digiuno, dato che le opportunità di nutrirsi nelle profondità oceaniche non sono frequenti.
Un altro aspetto curioso di questo animale è legato alla sua riproduzione. Le femmine, infatti, effettuano una muta prima di deporre le uova, un comportamento unico che le rende ancora più affascinanti agli occhi dei ricercatori.