Cresce la paura per una guerra imminente | Le Nazioni vogliono difendersi: stavolta è il turno dell’India con due sottomarini nucleari

Sottomarino che sta riemergendo

Sottomarino (Pixabay) www.marinecue.it

Cresce la tensione internazionale e sempre più nazioni si preparano alla battaglia: arriva una nuova flotta di sottomarini.

I sottomarini rappresentano uno dei simboli più potenti della potenza navale di una nazione, capaci di svolgere missioni segrete sotto le acque del mare. Concepiti per la prima volta nel XIX secolo, i sottomarini hanno continuato a evolversi, diventando strumenti strategici fondamentali sia per la difesa che per l’offesa. Oltre alla loro capacità di nascondersi sotto la superficie, questi mezzi navali possono restare immersi per lunghi periodi, facendo affidamento su tecnologie sempre più sofisticate.

L’importanza dei sottomarini nel contesto militare si è accresciuta notevolmente durante il XX secolo, soprattutto nel corso delle due guerre mondiali. Questi mezzi non solo rivoluzionarono le tattiche di guerra navale, ma divennero anche una vera e propria minaccia per le navi nemiche, grazie all’introduzione di sistemi di lancio di siluri e missili. Attualmente, i sottomarini sono considerati cruciali per la deterrenza nucleare, in particolare per le potenze che possiedono flotte a propulsione nucleare.

Con il progresso tecnologico, i sottomarini hanno subito un’evoluzione che ha ampliato le loro capacità, passando dai piccoli battelli diesel-elettrici ai sofisticati modelli a propulsione nucleare. Questi ultimi permettono ai sottomarini di rimanere operativi per mesi senza dover emergere, rendendoli ideali per missioni di sorveglianza, attacco e difesa in alto mare. La loro capacità di trasportare missili balistici nucleari ha ulteriormente accresciuto il loro valore strategico.

Il dibattito sulla necessità di sottomarini a propulsione nucleare si è intensificato negli ultimi decenni, soprattutto per le nazioni che vogliono mantenere la loro sicurezza marittima e la sovranità territoriale. Questo tipo di sottomarino offre un’enorme autonomia e velocità, rendendolo uno strumento essenziale nelle forze navali moderne. Tuttavia, i costi di produzione e manutenzione di tali macchine sono estremamente elevati, richiedendo investimenti ingenti da parte dei governi.

L’autorizzazione per il nuovo progetto

Di recente, l’India ha fatto un importante passo avanti nel suo programma di sottomarini nucleari. Il Comitato di Gabinetto per la Sicurezza del Paese (CCS) ha infatti autorizzato il Ministero della Difesa a procedere con la costruzione di due nuovi sottomarini d’attacco a propulsione nucleare (SSN). Questo progetto, che fa parte di un’iniziativa di grande portata per rafforzare l’autonomia militare del paese, si inserisce nell’ambito del programma “Atmanirbhar Bharat”, volto a rendere l’India sempre più autosufficiente.

Con un budget di circa 450 milioni di rupie, pari a 5,3 miliardi di dollari, il programma richiederà tra i 10 e i 12 anni per essere completato, salvo imprevisti. Si tratta di un’operazione strategica di grande rilevanza, che coinvolge anche la ricerca e lo sviluppo tecnologico nazionale per raggiungere fino al 95% di contenuto tecnologico indigeno, riducendo al minimo la dipendenza dall’estero.

sottomarino
Sottomarino (Pixabay foto) – www.marinecue.it

Le collaborazioni internazionali per il progetto

Mentre il programma per la costruzione dei sottomarini nucleari indiani prende forma, Nuova Delhi non ha trascurato la possibilità di cercare collaborazioni internazionali. Infatti, in attesa del completamento dei nuovi battelli, il governo indiano ha avviato trattative con la Russia per il leasing di un sottomarino nucleare. Già in passato, l’India ha beneficiato di accordi simili con Mosca, utilizzando sottomarini di classe Akula, che hanno giocato un ruolo chiave nel rafforzare la sua flotta.

Inoltre, nonostante la Francia abbia tentato senza successo di offrire la sua tecnologia avanzata per i sottomarini della classe Barracuda, l’India ha preferito puntare sulla sua capacità interna, in linea con l’iniziativa Atmanirbhar Bharat. Questa scelta riflette la determinazione del Paese nel voler aumentare la propria autonomia tecnologica e rafforzare il settore della difesa nazionale, minimizzando la dipendenza da attori esterni.