Tragedia sfiorata in Puglia | Due equipaggi tratti miracolsamente in salvo dalla Capitaneria di Porto: i pescherecci si sono scontrati per cause da accertare

Peschereccio

Peschereccio (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

Tragico incidente in Puglia: due pescherecci si sono scontrati in mare aperto, è mistero sulle dinamiche. Scopri i dettagli.

Navigare in mare porta con sé una serie di rischi che i marinai conoscono bene, ma che non possono mai essere del tutto evitati. Incidenti in mare si verificano frequentemente, coinvolgendo non solo piccole imbarcazioni, ma anche navi più grandi, e le conseguenze possono essere gravi. L’ambiente marino è spesso ostile, con condizioni meteorologiche imprevedibili e movimenti delle acque che possono compromettere la stabilità di qualunque nave.

Le collisioni tra imbarcazioni sono una delle principali cause di incidenti in mare. Questi episodi si verificano soprattutto in aree portuali o costiere, dove il traffico marittimo è più intenso. La distrazione, errori umani o difetti tecnici possono contribuire a scontri che, in alcuni casi, possono trasformarsi in tragedie. Il danno maggiore riguarda la sicurezza delle persone a bordo, esposte a rischi estremi, come affondamenti, incendi o cadute in acqua.

Gli affondamenti, seppur meno frequenti rispetto ad altri tipi di incidenti, restano tra gli eventi più drammatici. Quando una nave affonda, spesso tutto accade in pochi minuti, lasciando ai membri dell’equipaggio pochissimo tempo per reagire. Sopravvivere in mare, specialmente di notte o in condizioni atmosferiche avverse, diventa una sfida estrema, aggravata dalla difficoltà di individuare i superstiti in acqua.

Nonostante gli enormi progressi nelle tecnologie di sicurezza e di navigazione, la vita di mare rimane intrinsecamente pericolosa. Le autorità marittime, come la Guardia Costiera, svolgono un ruolo cruciale nella prevenzione degli incidenti e nel soccorso, ma il rischio zero non esiste. Ogni pescatore o marinaio sa di poter contare solo su una preparazione adeguata e sull’esperienza per affrontare l’imprevedibile.

La collisione a Molfetta

Il porto di Molfetta è stato teatro di uno di questi tragici eventi. Durante la notte, poco fuori dall’ingresso del porto, si è verificata una collisione tra due pescherecci, che ha causato l’affondamento immediato della piccola imbarcazione *Santa Maria e Figli seconda*. Intorno all’1:30, il peschereccio si è scontrato violentemente contro il più grande motopeschereccio *Europa*, affondando rapidamente dopo l’impatto.

I due marinai a bordo del Santa Maria e Figli seconda sono riusciti a salvarsi, gettandosi in acqua e venendo soccorsi dall’equipaggio dell’altra nave, che li ha riportati nel porto. Sebbene fisicamente illesi, sono comprensibilmente scossi dall’incidente. La Guardia Costiera è intervenuta immediatamente per coordinare le operazioni di recupero e avviare le indagini, affiancata dalla Procura di Trani, che ha aperto un fascicolo per chiarire la dinamica della collisione.

Pescherecci
Pescherecci (Pixabay FOTO) – www.marinecue.it

Le indagini e le preoccupazioni future

Attualmente, la Guardia Costiera di Molfetta sta cercando di ricostruire con precisione le fasi dell’incidente, interrogando i marinai coinvolti. Il peschereccio affondato si trova a una profondità di circa 35 metri, e tra le operazioni più urgenti c’è il recupero del serbatoio di gasolio, per evitare danni ambientali.

Per chi vive di mare, la pesca rappresenta non solo una professione, ma una tradizione familiare che si tramanda di generazione in generazione. Tuttavia, è anche un lavoro che comporta grandi sacrifici e pericoli, come dimostrano gli incidenti che possono verificarsi anche nelle acque più vicine alla costa. Purtroppo, oltre alla perdita di imbarcazioni fondamentali per l’attività, i pescatori affrontano la precarietà economica, spesso aggravata da eventi come questi.