Sardine, il rischio estinzione è elevatissimo | Il Mediterraneo al centro di una bufera mondiale: la colpa è tutta dell’uomo

Due sardine su uno sfondo bianco (Pixabay)

Due sardine su uno sfondo bianco (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

La pesca indiscriminata e il cambiamento climatico mettono a serio rischio la sopravvivenza di una delle famose specie ittiche mediterranee.

Le sardine sono un elemento cruciale degli ecosistemi marini, svolgendo un ruolo importante nella catena alimentare. Questi pesci, noti per il loro elevato contenuto nutrizionale e il loro sapore delizioso, sono consumati in tutto il mondo e rappresentano una fonte vitale di proteine ​​per milioni di persone. 

L’eccessiva pesca è uno dei principali fattori che minacciano la popolazione di sardine. Pratiche di pesca non sostenibili e la cattura di pesci giovanili compromettono la capacità delle sardine di riprodursi e di mantenere un numero sano di individui. 

Anche il cambiamento climatico contribuisce al declino delle popolazioni sardine. L’aumento delle temperature marine e l’acidificazione degli oceani alterano gli habitat naturali, rendendo più difficile la sopravvivenza delle sardine.

Per garantire la sostenibilità delle sardine e la salute degli ecosistemi marini, è fondamentale adottare pratiche di pesca responsabili e misure attuative di protezione ambientale.

Il declino delle sardine

Le sardine stanno scomparendo, e la responsabilità di questo fenomeno ricade interamente sulle attività umane. Questo declino non è un problema isolato; si verifica in diverse aree del mondo, compresi i mari che ci circondano. Negli Stati Uniti, ad esempio, la pesca delle sardine lungo la costa pacifica rimane chiusa per il terzo anno consecutivo a causa dell’assenza di questi pesci.

Il crollo delle popolazioni di sardine è un segnale di allerta per l’intero ecosistema marino. Le ultime ricerche confermano che il calore è significativo e preoccupante, non riguardante solo le sardine, ma anche molte altre specie ittiche. Questo disastro ecologico, di origine umana, colpisce in modo particolare il nostro Paese, che ospita aree del Mediterraneo vulnerabili e a rischio. Durante la conferenza di Malta, i Ministri dei Paesi mediterranei hanno firmato l’accordo Malta MedFish4Ever, impegnandosi a proteggere le specie minacciate e a creare zone di pesca protette.

Sardine in scatola (Pixabay)
Sardine in scatola (Pixabay FOTO) – www.marinecue.it

Cause e soluzioni per il futuro

Il cambiamento climatico, l’inquinamento e la pesca eccessiva sono fattori determinanti nel declino delle sardine e di altre specie marine. Le azioni umane hanno un impatto devastante sugli ecosistemi, senza rispetto per gli equilibri naturali che si sono formati nel corso del tempo. L’eccessivo sfruttamento delle risorse marine ha raggiunto livelli insostenibili, con il 90% delle zone di pesca già sfruttate al limite delle loro capacità.

Per affrontare questa crisi, è fondamentale e significativamente lo sforzo di pesca e garantire che le popolazioni di sardine abbiano la possibilità di riprendersi. In questo contesto, iniziative come l’Adriatic Recovery Project, promossa da Marevivo, Legambiente e istituzioni accademiche, mirano a recuperare gli ecosistemi e le risorse ittiche del mare Adriatico. Solo attraverso azioni concrete e sostenibili sarà possibile garantire un futuro per le sardine e, in generale, per gli ecosistemi marini.