Le schiume antincendio fluorurate saranno presto sostituite a bordo di tutte le navi da soluzioni alternative più sicure.
L’utilizzo delle schiume antincendio fluorurate è una pratica consolidata nel settore marittimo da molti decenni. Sin dagli anni ’60, queste schiume sono state impiegate per combattere gli incendi a bordo delle navi grazie alla loro efficienza e alla relativa economicità. Tuttavia, nel corso degli ultimi quindici anni, queste soluzioni sono finite sotto la lente d’ingrandimento a causa delle preoccupazioni per i loro effetti sulla salute e sull’ambiente.
La composizione chimica delle schiume fluorurate include sostanze come i composti perfluoroalchilici (PFAS), che sono noti per essere altamente persistenti nell’ambiente e associati a possibili rischi per la salute umana. Questo ha portato, a livello internazionale, all’introduzione di normative sempre più rigide per limitare l’uso di tali sostanze. A partire dal 2009, la Convenzione di Stoccolma ha cominciato a includere il perfluoroottano sulfonato (PFOS) tra le sostanze vietate, segnando una prima svolta importante per l’industria.
Negli ultimi anni, le organizzazioni internazionali hanno continuato a muoversi verso l’eliminazione completa delle schiume fluorurate. In particolare, nel 2022, l’Organizzazione Marittima Internazionale (IMO) ha definito una nuova regolamentazione che vieta l’uso di schiume contenenti PFOS a bordo delle navi.
Questo divieto entrerà ufficialmente in vigore il 1° gennaio 2026, spingendo l’intera industria marittima ad accelerare il processo di transizione verso alternative più sicure. La transizione verso schiume prive di fluoro rappresenta una sfida significativa per le navi, soprattutto per quanto riguarda le performance delle nuove soluzioni.
L’eliminazione delle schiume fluorurate comporta cambiamenti non solo nelle sostanze utilizzate, ma anche nei sistemi di erogazione a bordo delle navi. I sistemi antincendio fissi e mobili, così come le attrezzature portatili, dovranno essere aggiornati per garantire la compatibilità con le nuove soluzioni senza fluoro. Anche la manutenzione e lo stoccaggio delle schiume dovranno essere ripensati per rispettare le normative in arrivo.
Tuttavia, l’introduzione di schiume fluorine-free non dovrebbe compromettere la sicurezza. Negli ultimi anni sono stati sviluppati prodotti che offrono prestazioni altrettanto valide rispetto alle soluzioni tradizionali, ma senza gli stessi rischi ambientali e per la salute. Inoltre, queste nuove schiume hanno ottenuto importanti certificazioni internazionali, confermando la loro efficacia sia in situazioni d’emergenza che in condizioni di stoccaggio prolungato.
Con l’avvicinarsi della scadenza del 2026, l’industria navale dovrà adottare rapidamente queste nuove tecnologie antincendio. La regolamentazione dell’IMO non lascia margini di flessibilità, e le compagnie marittime si troveranno costrette a conformarsi per evitare sanzioni e garantire la sicurezza a bordo.
Grazie agli sviluppi recenti, le schiume prive di fluoro si sono dimostrate all’altezza delle aspettative in termini di prestazioni, e con il giusto supporto tecnico, la transizione potrà avvenire senza compromettere l’efficacia dei sistemi antincendio. La sfida principale sarà dunque quella di adattare i sistemi già esistenti, eliminando ogni residuo di PFAS e garantendo che i nuovi prodotti funzionino al meglio.
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