Pesci, sfatato un mito millenario | Quello che si credeva verità di Fede, invece è tutta una menzogna: ecco come comunicano

pesci in mare

Pesci (Pixabay foto) - www.marinecue.it

I pesci non ci sentono? No, in realtà ci sentono benissimo. Vediamo come viene sfatata questa leggenda metropolitana grazie a recenti studi.

La biologia dei pesci è stata circondata da miti per millenni, in gran parte dovuti alla loro natura sfuggente e al fatto che abitano un ambiente difficile da studiare.

Uno dei miti più diffusi è che i pesci siano completamente muti, incapaci di comunicare tra loro. Per molto tempo si è creduto che la vita sott’acqua fosse silenziosa, ma oggi sappiamo che molti pesci emettono suoni per interagire.

Un altro mito riguarda la loro memoria. Si dice spesso che i pesci abbiano una memoria di soli pochi secondi, ma studi recenti hanno dimostrato che alcune specie sono in grado di ricordare informazioni per mesi.

Inoltre, si credeva che i pesci non provassero dolore, data la loro reazione minima agli stimoli. Oggi, però, sappiamo che possiedono sistemi nervosi complessi in grado di rilevare dolore e stress.

Meccanismi di comunicazione sonora dei pesci

La comunicazione tra gli animali è fondamentale per la loro sopravvivenza, e i pesci non fanno eccezione. Utilizzano diversi segnali, come quelli chimici, elettrici e sonori, per interagire con i loro simili o con altre specie. In particolare, i suoni rappresentano un canale di comunicazione molto diffuso tra i pesci, con oltre 800 specie note per produrli. Questa varietà di suoni varia a seconda della specie, della taglia, del genere e dell’età dei pesci, e si basa sulle strutture morfologiche coinvolte nella loro produzione.

Un meccanismo comune di produzione dei suoni è la contrazione della vescica natatoria, che agisce come una sorta di tamburo per emettere vibrazioni. Questo sistema è utilizzato da diverse specie, tra cui i pesci d’acqua dolce come i Pimelodus sp. e i pesci scoiattolo. Alcuni pesci, come quelli della famiglia Cottoidea, non possiedono una vescica natatoria e usano invece il cinto pettorale per produrre suoni. Altre specie, come i pesci gatto, producono suoni sfregando i raggi delle pinne, mentre i Perciformes utilizzano denti faringei per generare vibrazioni.

Pesci in mare
Pesci (Pixabay FOTO) – www.marinecue.it

Il rumore antropico e le difficoltà di comunicazione acquatica

Negli ultimi anni, l’inquinamento acustico causato dalle attività umane negli oceani è diventato un grave problema per la fauna marina. Navi, esplorazioni energetiche e altre attività sottomarine generano rumori che disturbano la comunicazione dei pesci. Nonostante la loro evoluzione in ambienti rumorosi come fiumi e oceani, il rumore antropico introduce suoni estranei, alterando il delicato equilibrio della comunicazione sonora tra le specie.

L’esposizione prolungata a rumori eccessivi può avere effetti devastanti sui pesci, danneggiando il loro udito e riducendo la loro capacità di comunicare. Alcune specie hanno sviluppato strategie di adattamento, come l’aumento del volume dei suoni prodotti, per cercare di superare queste difficoltà. Tuttavia, gli effetti a lungo termine del rumore umano sulla comunicazione interspecifica rimangono ancora oggetto di studio, con molte domande aperte sulla capacità dei pesci di adattarsi a questo ambiente sempre più rumoroso.