Il mare nasconde creature pericolose | Questa è la più devastante di tutte: ti fa fuori in 15 minuti e non ci sono antidoti
Moltissimi animali che si trovano nei fondali marini sono molto più pericolosi di uno squalo, come nel caso del polpo con anelli blu.
Nel mondo del mare c’è una gerarchia della catena alimentare. Le alghe nutrono gli invertebrati, ma anche i piccoli pesci. Questi possono mangiare anche piccoli animali dotati di corazza, ma sono a loro volta la preda preferita dei pesci più grandi.
Poi ci sono i grandi predatori, che possono ingoiare grandi quantità di piccoli pesci. Nella catena alimentare non tutti i pesci sono carnivori, così come non tutti sono dotati di denti. Così cambiano anche i meccanismi di difesa in base alla specie.
Alcuni animali non dotati di vertebre o di struttura esterna in grado di proteggere come una corazza usano il tocco come metodo letale per allontanare o uccidere i predatori. La letalità del veleno dipende dalla specie.
Infatti, ci sono delle specie che si trovano negli oceani che hanno ottenuto un veleno letale dalla loro evoluzione. Incontrare questi animali anche casualmente può portare alla morte senza antidoti. Un caso emblematico è il polpo con anelli blu.
Polpo con anelli blu, perché è letale
Il polpo con anelli blu non ha un aspetto pericoloso e questo gli consente di confondere anche l’essere umano. Parliamo di un polpo di color giallo banana con una serie di anelli celesti tipo bersaglio per freccette lungo tutto il corpo. L’aspetto innocuo non deve assolutamente lasciar ingannare.
Infatti, questo animale che si trova a nord delle coste australiane, nell’oceano Indo-Pacifico centrale e il suo morso non porta nessun dolore immediato. Di conseguenza, la persona che colpisce non sa di essere avvelenata finché non si presentano i sintomi più gravi.
Polpo con anelli blu, come evitare di incontrarlo sulla tua strada
Gli anelli sono elettrificati e il veleno è letale a 15 minuti dal morso. In più, al momento non esiste un antidoto in grado di fermare il veleno. Infatti, questo colpisce i centri nervosi e impedisce di muoversi, portando all’arresto cardiaco e quindi alla morte.
L’Hapalochlaena lunulata – questo è il suo nome scientifico – si può trovare in condizioni di bassa marea nell’Australia del nord. Con i suoi 7 cm e 60 grammi di peso – quasi quanto una palla da tennis – questo animale non sembra pericoloso, ma lo è. Dal suo veleno si sta però cercando di capire se è possibile creare delle cure mediche in ambito oncologico.