Una strage assurda nel Mar Tirreno | La colpa è tutta delle microplastiche: migliaia di esemplari di gazze marine morte negli ultimi giorni
Le microplastiche stanno causando la morte di diverse specie animali. Cosa sta succedendo a questi animali.
Le microplastiche rappresentano una delle più grandi minacce per l’ambiente marino. Questi minuscoli frammenti di plastica, derivanti dalla degradazione di prodotti più grandi, si diffondono nell’oceano in modo pervasivo, contaminando l’acqua e le creature che la abitano.
Dagli organismi microscopici ai grandi mammiferi, nessuna forma di vita marina sembra essere al riparo dalla presenza di queste particelle tossiche, che continuano a proliferare a causa dell’uso massiccio di materiali plastici in tutto il mondo.
L’inquinamento da plastica negli oceani è un problema globale che ha attirato l’attenzione di scienziati e ambientalisti. Le microplastiche non solo inquinano le acque, ma entrano nella catena alimentare, mettendo a rischio la salute degli animali marini e, di conseguenza, anche quella dell’uomo.
Gli effetti dell’ingestione di plastica da parte degli animali marini sono devastanti: possono provocare blocchi intestinali, malnutrizione e una serie di problemi di salute che portano spesso alla morte.
Perché le microplastiche sono così pericolose per gli animali
Inoltre, le microplastiche non rimangono confinate all’oceano. Sono state trovate anche nei sedimenti marini, sulle spiagge e addirittura nelle acque dolci e nell’atmosfera. Questo fenomeno rende l’inquinamento da plastica una delle principali sfide ambientali del nostro tempo, con conseguenze che si estendono ben oltre l’ecosistema marino, coinvolgendo anche l’uomo e il suo ambiente.
L’impatto delle microplastiche è così diffuso che è diventato un argomento centrale in numerosi studi scientifici. Queste ricerche sono cruciali per comprendere la portata del problema e sviluppare strategie per ridurre la diffusione di questi materiali tossici.
Le gazze marine e l’inquinamento da microplastiche nel Mediterraneo
Un recente studio ha rivelato che il 66% delle gazze marine trovate morte nel Mediterraneo tra il 2022 e il 2023 aveva ingerito microplastiche. Questa scoperta, effettuata da un team di ricercatori della Stazione Zoologica Anton Dohrn e altre istituzioni, evidenzia l’enorme problema di inquinamento da plastica presente in quest’area del mondo.
Non ci sono solo le gazze marine a rischio. Infatti, da molti anni le microplastiche si sono trovate nei pesci e nelle tartarughe. Gli animali le ingeriscono scambiandole per cibo o in modo involontario. Così le microplastiche possono finire anche sul piatto, nonostante i rigidi controlli da parte degli enti preposti. Le microplastiche sono anche difficilissime da raccogliere e da smaltire, nonostante i vari progetti di ricerca presenti in tutto il mondo.