Tutti pensavano che solo le aragoste fossero immortali, ma si sbagliavano di grosso | Questa specie ringiovanisce ogni minuto che passa
Le aragoste sono tra gli animali più longevi del pianeta, ma non sono solo loro: ecco un esemplare che ringiovanisce.
Gli animali longevi sono tra i più affascinanti esseri viventi del pianeta, caratterizzati dalla loro capacità di vivere per decenni o addirittura secoli. Questa straordinaria longevità si trova in specie di ogni tipo, dalle tartarughe giganti agli alberi secolari, passando per alcuni invertebrati marini. Spesso, il segreto di questa loro resistenza è legato a meccanismi biologici unici che rallentano l’invecchiamento o, in casi particolari, lo bloccano del tutto.
Nel mondo naturale, la longevità può essere associata a una grande varietà di adattamenti. Alcuni organismi possono mantenere cellule giovanili attive per periodi incredibilmente lunghi, altri sono capaci di rigenerare completamente parti del corpo. Altre specie ancora, come le meduse, sfuggono alla morte rigenerandosi in forme di vita precedenti. Questi meccanismi, che appaiono quasi fantascientifici, sono stati oggetto di numerosi studi scientifici, soprattutto per comprendere se esistano parallelismi applicabili anche alla vita umana.
La ricerca sull’invecchiamento degli animali longevi ha portato a scoperte inaspettate. La longevità non riguarda solo l’assenza di malattie o un ambiente privo di stress: è spesso il risultato di complessi processi di rigenerazione cellulare. Molti animali marini, ad esempio, hanno sviluppato strategie per “tornare indietro nel tempo” e recuperare la giovinezza. Il mare, infatti, è una fonte inesauribile di misteri biologici, dove fenomeni come la rigenerazione si manifestano in forme sorprendenti.
La natura ci mostra come alcuni esseri viventi abbiano una vera e propria capacità di invertire l’invecchiamento. Questi animali hanno catturato l’attenzione dei ricercatori per il loro potenziale a svelare meccanismi utili anche agli esseri umani. La capacità di rigenerazione, ad esempio, è stata osservata in diverse specie, inclusi alcuni invertebrati marini che, pur essendo privi di intelligenza complessa, mostrano incredibili abilità di sopravvivenza.
Il caso delle noci di mare e il loro ciclo di vita inverso
Una delle scoperte più recenti riguarda la noce di mare, o Mnemiopsis leidyi, uno ctenoforo originario dell’Atlantico che ha invaso i mari europei, incluso il Mar Mediterraneo. Questo organismo, spesso confuso con le meduse per la sua struttura gelatinosa, ha una caratteristica unica: è in grado di regredire a una fase di vita precedente, ringiovanendo quando sottoposto a condizioni di stress.
Questo fenomeno, simile a quello della “medusa immortale” (Turritopsis dohrnii), consente alla noce di mare di tornare alla forma larvale e poi riprendere la sua crescita in condizioni più favorevoli.
Come la noce di mare può ispirare la medicina rigenerativa
Il meccanismo di inversione dell’invecchiamento della noce di mare è ancora in fase di studio, ma i risultati preliminari indicano che questo ctenoforo, quando si trova in situazioni difficili, si riduce a una forma meno sviluppata, un piccolo blob senza tentacoli.
Quando l’ambiente migliora, è capace di ritornare alla sua forma adulta, riprendendo funzioni vitali come la caccia e la riproduzione. Questo processo di rigenerazione potrebbe fornire importanti spunti per la medicina rigenerativa umana, offrendo una nuova visione su come contrastare i processi di invecchiamento.