Questa creatura marina è mostruosa e letale | Scienziati increduli: è immortale, ma se malata è in grado di trasmettere tumori

La profondità degli abissi (Depositphotos)

La profondità degli abissi (Depositphotos FOTO) - www.marinecue.it

Un mistero del mare: creature potenzialmente immortali con la capacità di creare problemi all’uomo.

Alcuni pesci marini, pur essendo deliziosi piatti per l’uomo, possono anche veicolare gravi malattie. Uno di questi è il pesce puffer, noto anche come fugu. Sebbene sia considerato una prelibatezza in Giappone, contiene tetrodotossina, una sostanza velenosa che può causare paralisi e persino morte se non preparata correttamente.

Un altro pesce che suscita preoccupazione è il pesce spada. Pur essendo molto apprezzato, il pesce spada può accumulare mercurio nei suoi tessuti. Un’eccessiva assunzione di mercurio può causare problemi neurologici e di sviluppo, soprattutto nei bambini e nelle donne in gravidanza. 

Inoltre, i pesci d’acqua salata come il tonno e il salmone possono essere portatori di parassiti come l’anisakis, un verme che può causare gravi reazioni allergiche e disturbi gastrointestinali. Il consumo di pesce crudo o poco cotto aumenta il rischio di contrarre questa malattia.

Oppure, il pesce tamburo è noto per la sua capacità di ospitare batteri patogeni come la Vibrio vulnificus, che può causare infezioni gravi, specialmente in persone con un sistema immunitario compromesso.

L’immortalità della Hydra oligactis

La Hydra oligactis è una creatura marina straordinaria, appartenente al phylum Cnidaria, lo stesso delle meduse e degli anemoni. Questa piccola idra è nota per la sua capacità di clonarsi attraverso un processo di riproduzione asessuata, permettendole di generare esemplari identici a se stessa. Non sorprende quindi che venga considerata “immortale”, in quanto è in grado di vivere indefinitamente a meno che non venga colpita da malattie o altre minacce ambientali.

Tuttavia, nonostante la sua natura quasi immortale, la Hydra oligactis può sviluppare tumori trasmissibili. Uno studio condotto da un team di ricercatori guidato da Sophie Tissot del Centre national de la recherche scientifique (Cnrs) di Montpellier ha esaminato l’evoluzione di questi tumori e le loro conseguenze sugli animali. I risultati, pubblicati su Proceedings of the Royal Society B, suggeriscono che la trasmissione dei tumori da un esemplare alle generazioni successive possa influenzare il comportamento e le abitudini di vita degli individui, modificando, ad esempio, le tempistiche di riproduzione.

Immagine di Hydra oligactis (WikimediaCommons)
Immagine di Hydra oligactis (WikimediaCommons/Землеройкин FOTO) – www.marinecue.it

Lo studio sui tumori trasmissibili

Il team di ricerca ha condotto un esperimento in cui ha raccolto 50 esemplari di Hydra oligactis dal lago di Montaud, in Francia. Gli animali sono stati alimentati abbondantemente per favorire lo sviluppo di tumori, simile a quanto evidenziato in uno studio precedente. Durante il periodo di osservazione, i ricercatori hanno monitorato 19 idre che hanno sviluppato un tumore e hanno continuato a seguirle attraverso cinque generazioni.

I risultati hanno rivelato che i discendenti di prima generazione degli esemplari affetti da tumore avevano una probabilità 3-4 volte superiore di sviluppare la malattia rispetto ai discendenti di esemplari sani. Sebbene sia possibile che il cancro possa insorgere anche per motivi spontanei o genetici, l’evidenza suggerisce che la trasmissibilità rappresenti l’ipotesi più probabile. Inoltre, la ricerca ha mostrato che la quinta generazione di idre affette tende a riprodursi di meno, un adattamento che potrebbe essere legato alla consapevolezza che la prole avrà maggiori probabilità di sviluppare tumori, influenzando così le loro possibilità di sopravvivenza.