Scienziati basiti dalla nuova scoperta: ‘Sono giganti e fosforescenti’ | Questi vermi dei fondali marini fanno veramente paura

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Scoperta raccapricciante negli abissi | Vive un mostro pericolosissimo, ma che può diventare utile in medicina: ha tentacoli come spaghetti (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

Nuove ricerche rivelano l’esistenza di creature straordinarie e misteriose nelle profondità marine.

I fondali marini sono habitat complessi e affascinanti, popolati da una varietà di specie, alcune delle quali sono poco conosciute e sorprendenti. Tra questi, ci sono i pesci che si sono adattati a vivere in condizioni estreme, come l’assenza di luce e l’elevata pressione. 

Un esempio di pesci che abitano queste profondità sono i pesci lanterna, noti per la loro capacità di emettere luce grazie a organi luminosi. Questa bioluminescenza svolge un ruolo nell’attrarre prede, e  sia nel confondere i predatori. 

Altri pesci sono dotati di adattamenti straordinari che permettono di affrontare le condizioni estreme dei fondali. Molti di loro presentano bocche grandi e denti affilati, perfetti per catturare le prede rare che popolano queste acque profonde. 

La scoperta di nuove specie e le ricerche scientifiche in corso ci portano a riconsiderare la biodiversità dei fondali marini.

La Scoperta dei “vermi” bioluminescenti

La bioluminescenza, un fenomeno affascinante che coinvolge oltre 7.000 specie di organismi sulla Terra, continua a stupire gli scienziati. Recentemente, i ricercatori giapponesi dell’Università di Nagoya hanno scoperto tre nuove specie di vermi marini appartenenti al genere Polycirrus. Questi vermi, che brillano nel buio, sono stati trovati in diverse parti del Giappone e si caratterizzano per la loro vivace luminescenza blu-viola, rendendoli unici nel loro genere. Gli scienziati hanno inizialmente creduto che questi organismi appartenessero a una sola specie, ma si è poi rivelato che erano in realtà tre nuove specie.

Queste scoperte sono state riportate in uno studio pubblicato sulla rivista Royal Society Open Science. I ricercatori, guidati dal tassonomista Naoto Jimi e dal biochimico Manabu Bessho-Uehara, hanno lavorato per organizzare le specie all’interno del genere Polycirrus in base alla loro diversità. La loro ricerca non solo contribuisce alla comprensione di questi organismi bioluminescenti, ma aiuta anche a migliorare l’accuratezza della classificazione scientifica.

Illustrazione di un Polycirrus onibi (Nagoya University)
Illustrazione di un Polycirrus onibi (Nagoya University FOTO) – www.marinecue.it

Nuove specie e nuovi nomi

Le tre nuove specie di vermi bioluminescenti sono state nominate Polycirrus onibi, Polycirrus aoandon e Polycirrus ikeguchii. I nomi sono ispirati a creature della tradizione folcloristica giapponese, in particolare a yokai, entità sovrannaturali che includono fantasmi e demoni. Il nome “Onibi,” che significa “fuoco demoniaco,” si riferisce a una sfera di luce che inganna i viaggiatori nei boschi e in montagna. Questo legame tra il folklore e la scienza sottolinea l’importanza della cultura nella denominazione delle specie.

Il nome “aoandon,” che significa “lanterna blu,” si riferisce a un altro yokai, rappresentato come una donna in un kimono bianco con denti affilati. Questa figura inquietante è nota per trasformare la luce delle lanterne in un colore blu innaturale. Infine, il Polycirrus ikeguchii è stato nominato in onore di Shinichiro Ikeguchi, ex direttore dell’Acquario di Notojima, che ha assistito il team nella raccolta dei campioni.