Il Governo italiano corre ai ripari | Arrivata l’Agenzia per il controllo del mare: sotto osservazione le infrastrutture strategiche sui fondali

Sottomarino che sta riemergendo

Sottomarino (Pixabay) www.marinecue.it

Meloni punta alla supremazia dei mari. Scopri come.

I sottomarini, sin dal loro primo impiego, hanno sempre esercitato un fascino unico grazie alla loro capacità di operare in profondità sconosciute e invisibili agli occhi umani. Tra le più celebri imbarcazioni di questo genere troviamo l’USS Nautilus, il primo sottomarino nucleare della storia, capace di compiere viaggi senza la necessità di emergere in superficie. Il Nautilus aprì la strada all’era moderna della guerra subacquea, consolidando il potere militare degli Stati Uniti durante la Guerra Fredda.

Un altro sottomarino leggendario è il sovietico K-19, noto per la sua storia drammatica raccontata in numerosi libri e film. Costruito negli anni ’60, fu uno dei primi sottomarini balistici a propulsione nucleare della Marina Sovietica. Tuttavia, la sua fama deriva principalmente dai tragici eventi del 1961, quando un grave incidente nucleare a bordo rischiò di trasformarsi in un disastro globale. Nonostante questo, il K-19 rimane un simbolo della potenza tecnologica della ex URSS.

Negli anni più recenti, il sottomarino francese Le Triomphant ha segnato un altro passo avanti nella tecnologia militare subacquea. Dotato di missili balistici a testata nucleare, questo sottomarino rappresenta un deterrente cruciale per la Francia. La sua capacità di operare silenziosamente per lunghi periodi lo rende uno dei veicoli più temuti nell’arsenale navale europeo.

Infine, non si può non menzionare il sottomarino giapponese I-400, un vero gigante dei mari durante la Seconda Guerra Mondiale. Questo enorme sommergibile, capace di trasportare aerei, fu progettato per attaccare le coste degli Stati Uniti, ma non vide mai l’azione prevista. Tuttavia, il suo design avanzato rappresentò un’innovazione notevole per il tempo.

Meloni e il progetto di sicurezza subacquea

La crescente importanza delle risorse e infrastrutture marine ha portato molti Paesi a rafforzare la loro sorveglianza sui fondali marini. Non è quindi sorprendente che anche l’Italia stia muovendo passi significativi in questa direzione. Il governo Meloni, attraverso il Ministero per il Mare e la Protezione civile, ha preparato un progetto di legge che prevede la creazione di una nuova Agenzia per la sicurezza delle attività subacquee. Questo nuovo ente avrà il compito di monitorare e proteggere le infrastrutture strategiche del Paese.

Le strutture che si trovano sotto la superficie dell’acqua, come le reti di cavi internet, gli oleodotti, i gasdotti e le piattaforme di estrazione, rappresentano risorse di vitale importanza per la sicurezza e l’economia nazionale. Con l’aumento delle tensioni geopolitiche, queste infrastrutture sono sempre più a rischio di attacchi o sabotaggi, e l’Italia vuole assicurarsi di poter proteggere i propri interessi marittimi.

Sottomarino
Sottomarino (Pixabay) www.marinecue.it

Vigilanza sulle infrastrutture critiche

L’Agenzia avrà il compito di sorvegliare non solo le infrastrutture energetiche e di telecomunicazioni, ma anche le piattaforme di trivellazione e gli impianti eolici offshore. L’obiettivo è di garantire che tutto ciò che si trova nei fondali marini e che rappresenta un valore strategico per il Paese sia adeguatamente protetto, evitando che incidenti o attacchi ne compromettano il funzionamento.

La creazione di questa Agenzia dimostra la volontà del governo italiano di assumere un ruolo di leadership nella gestione delle risorse subacquee, puntando su una vigilanza costante e strutturata.