Allarme in mare | In Italia è arrivato il pesce alieno più pericoloso al mondo: se sei qui non hai scampo

Un banco di pesci (Pixabay)

Un banco di pesci (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it

L’invasione delle acque italiane: il pesce alieno minaccia gli ecosistemi marini ed è molto pericoloso.

Le acque italiane stanno affrontando un serio problema a causa dell’arrivo di specie aliene, tra cui il pesce scorpione e il pesce palla, considerati tra i più pericolosi al mondo. Questi organismi marini, originari di altri ecosistemi, riescono ad adattarsi rapidamente e a diffondersi, mettendo in pericolo le specie locali e gli equilibri ecologici. 

La diffusione di queste specie è spesso causata dall’uomo, attraverso attività come il commercio di pesce e la navigazione. Le condizioni climatiche favorevoli nel Mar Mediterraneo, come l’aumento della temperatura dell’acqua, hanno inoltre contribuito a questa invasione.

Le autorità italiane e gli esperti marini stanno monitorando attentamente questa situazione, avviando programmi di sensibilizzazione per informare la popolazione sui rischi associati a queste specie. È fondamentale adottare misure preventive per limitare la diffusione e proteggere la fauna e la flora locali.

È essenziale sviluppare strategie per gestire e controllare le specie invasive, garantendo così la salvaguardia degli ecosistemi marini italiani e la sicurezza di chi vive e lavora lungo le coste.

L’allerta dell’ispra

In Sicilia, è tornata la campagna di allerta dell‘Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale (Ispra) riguardo alla presenza del pesce palla maculato (Lagocephalus sceleratus) e del pesce scorpione (Pterois miles). Questi due pesci tropicali sono considerati ospiti indesiderati nei nostri mari, principalmente a causa della loro pericolosità. Il pesce palla maculato è stato segnalato per la prima volta nelle coste italiane nel settembre 2013, all’interno dell’Area Marina Protetta delle Isole Pelagie. Da allora, la sua distribuzione nel Mar Mediterraneo è aumentata notevolmente, e le sue carni risultano altamente tossiche anche dopo la cottura.

La campagna di sensibilizzazione dell’Ispra, avviata nel dicembre 2015 in collaborazione con il Reparto Pesca Marittima del Corpo delle Capitanerie di Porto, ha permesso di raccogliere nuove segnalazioni da diverse regioni, tra cui Sicilia, Calabria e Puglia. È importante sottolineare che la legge italiana vieta la commercializzazione di tutti i pesci palla, e chiunque dovesse catturarne uno deve fare attenzione nel maneggiarlo per evitare il suo morso potente. Sebbene il contatto con altre specie non comporti rischi di contaminazione, il pesce palla rappresenta comunque una seria minaccia.

Immagine di Lagocephalus sceleratus (Martin)
Immagine di Lagocephalus sceleratus (WikimediaCommons/Martin FOTO) – www.marinecue.it

L’invasività del pesce scorpione

Il pesce scorpione è uno dei predatori marini più invasivi a livello mondiale. Introdotto accidentalmente in Florida alla fine degli anni ’80, ha invaso rapidamente il Mar dei Caraibi e gran parte delle coste atlantiche occidentali, causando danni significativi alla biodiversità marina costiera grazie alla sua straordinaria capacità predatoria. Negli ultimi anni, la specie è entrata nel Mediterraneo orientale attraverso il canale di Suez, diffondendosi con rapidità anche in acque italiane.

Un avvistamento significativo è avvenuto nel settembre 2016, quando un pesce scorpione è stato fotografato all’interno della Riserva Naturale Orientata Oasi Faunistica di Vendicari, in Sicilia. Le spine velenose di questo pesce rappresentano un pericolo per subacquei e pescatori, che possono facilmente pungersi. In caso di contatto, è consigliabile immergere la parte colpita in acqua molto calda per alleviare il dolore e ridurre l’efficacia del veleno. La presenza di queste specie invasive richiede una costante vigilanza per proteggere la fauna marina locale e garantire la sicurezza di chi frequenta le nostre acque.