Il mare per stoppare il cambiamento climatico | La startup italiana punta allo stoccaggio di anidride carbonica in acqua: ottimo per l’ecosistema marino
Arriva un nuovo metodo per gestire lo stoccaggio di anidride carbonica, e la chiave è il mare: scopri i dettagli!
Nuove tecnologie di stoccaggio della CO2 stanno acquisendo sempre più importanza nella lotta al cambiamento climatico. Con l’aumento delle emissioni di gas serra, è diventato cruciale trovare soluzioni innovative per rimuovere l’anidride carbonica dall’atmosfera e conservarla in modo sicuro. Questo processo, noto come carbon capture and storage (CCS), mira a ridurre l’impatto delle attività umane sui livelli di CO2, con benefici a lungo termine per l’ambiente.
Negli ultimi anni, molte aziende e startup hanno investito risorse e ricerca in tecnologie avanzate di stoccaggio della CO2. Lo scopo è quello di trasformare l’anidride carbonica in materiali stabili o di immagazzinarla in luoghi sicuri, come formazioni geologiche sotterranee o nelle profondità marine. Queste soluzioni sono essenziali per raggiungere gli obiettivi globali di riduzione delle emissioni e per mantenere l’aumento della temperatura globale entro limiti sostenibili.
Una delle principali sfide per queste tecnologie è assicurare che il processo di stoccaggio sia permanente e privo di rischi. Se infatti la CO2 venisse rilasciata in futuro, si annullerebbero i progressi ottenuti. Per questo motivo, gli scienziati stanno concentrando i loro sforzi su metodologie che non solo catturino la CO2, ma la trasformino in composti chimici stabili. Il miglioramento dell’efficienza e della sicurezza di questi sistemi è un campo di ricerca in continua evoluzione.
In aggiunta alla sfida dello stoccaggio, vi è anche l’urgenza di sviluppare tecnologie che possano essere utilizzate su larga scala. Molti progetti pilota hanno mostrato risultati promettenti, ma l’applicazione pratica su vasta scala richiede ancora notevoli investimenti e collaborazioni a livello internazionale. Tuttavia, l’interesse crescente per le soluzioni di CCS suggerisce che queste tecnologie avranno un ruolo centrale nel futuro della sostenibilità.
La startup italiana che innova nel settore
In questo contesto, Limenet, una startup italiana, ha sviluppato una tecnologia rivoluzionaria per lo stoccaggio permanente della CO2. La sua innovazione consiste nella trasformazione dell’anidride carbonica in bicarbonati di calcio, composti stabili che vengono disciolti in mare, contribuendo così a combattere il cambiamento climatico.
Questo approccio non solo riduce la quantità di CO2 presente nell’atmosfera, ma incrementa l’alcalinità dell’acqua marina, un fattore essenziale per contrastare l’acidificazione degli oceani. Il primo impianto operativo di Limenet, situato ad Augusta in Sicilia, è in grado di stoccare fino a 800 tonnellate di CO2 all’anno, rappresentando un esempio concreto di come la tecnologia possa contribuire alla lotta al cambiamento climatico.
Accordi strategici e certificazioni internazionali
Oltre agli avanzamenti tecnologici, Limenet ha recentemente annunciato un accordo con KlimaDAO, una piattaforma attiva nel mercato dei crediti di carbonio, che permette di valorizzare i benefici ambientali generati dalla riduzione di CO2. Inoltre, la startup ha ottenuto la certificazione ISO da parte dell’ente certificatore RINA, confermando l’efficacia e la sicurezza del proprio metodo.
Questi sviluppi dimostrano come Limenet sia in grado di attrarre investimenti significativi, con un recente aumento di capitale da 5 milioni di euro, destinato a sostenere ulteriori espansioni e progetti di ricerca.