Caratteristiche e curiosità dei paesi senza sbocchi al mare, nazioni che non hanno accesso diretto ad oceani o mari aperti.
I paesi senza sbocco al mare, noti anche come landlocked countries, presentano una caratteristica geografica unica: non hanno accesso diretto a oceani o mari aperti. Ciò significa che, per spostare merci o accedere a risorse marittime, devono dipendere dai loro vicini che hanno accesso a rotte costiere. La loro situazione geografica può influenzare in modo significativo l’economia e il commercio, rendendo la cooperazione internazionale e i collegamenti con i paesi confinanti cruciali per il loro sviluppo.
Alcuni di questi stati si trovano in regioni ricche di risorse naturali, ma la mancanza di accesso diretto ai porti ne limita le potenzialità commerciali. In particolare, devono affrontare sfide logistiche, come il trasporto di merci attraverso frontiere multiple, spesso con infrastrutture inadeguate. Tuttavia, questi paesi non si trovano necessariamente in situazioni di isolamento totale. Grazie a trattati e accordi bilaterali, alcuni riescono a mantenere rotte commerciali strategiche, nonostante l’assenza di una costa.
Le difficoltà economiche variano anche in base alla regione in cui si trova il paese senza sbocco al mare. Ad esempio, in Europa, nazioni come la Svizzera o il Lussemburgo godono di economie fiorenti grazie alla vicinanza con altri mercati sviluppati, mentre in Africa o Asia, i paesi senza accesso al mare possono sperimentare maggiori difficoltà legate alla povertà e all’arretratezza infrastrutturale. In questi contesti, la dipendenza dai paesi vicini per il commercio e lo sviluppo risulta spesso molto più pressante.
Un’altra particolarità di questi paesi è che alcuni sono circondati interamente da un solo altro paese. San Marino, Lesotho e la Città del Vaticano ne sono esempi notevoli. Questa condizione di dipendenza territoriale rende ancora più cruciale la cooperazione con il paese che li circonda, ma può anche fornire vantaggi economici grazie alla vicinanza con mercati forti e dinamici.
Un aspetto ancora più raro è quello dei paesi doppiamente senza sbocco al mare. Questi stati non solo non hanno accesso diretto al mare, ma sono anche circondati esclusivamente da altri paesi senza sbocco marittimo. Solo due stati al mondo si trovano in questa condizione: l’Uzbekistan e il Liechtenstein. La posizione geografica di questi paesi comporta una dipendenza maggiore dai trasporti su terra, richiedendo investimenti ingenti in infrastrutture e trasporti su lunga distanza per raggiungere mercati internazionali.
Per esempio, l’Uzbekistan è circondato da paesi come il Kazakistan e il Turkmenistan, entrambi senza sbocco al mare, il che implica che qualsiasi scambio commerciale debba attraversare più confini per raggiungere i porti. Il Liechtenstein, invece, beneficia della sua posizione nel cuore dell’Europa e della vicinanza a stati economicamente avanzati come la Svizzera e l’Austria, che forniscono un accesso relativamente facile a mercati globali attraverso rotte ben sviluppate.
La mancanza di un accesso diretto al mare rappresenta un ostacolo significativo per molti paesi, soprattutto quelli in via di sviluppo. Ad esempio, il Burundi, situato in Africa orientale, deve affrontare costi di trasporto elevati per esportare merci, un problema comune tra i cosiddetti landlocked developing countries (LLDCs). Questi costi non riguardano solo la distanza da percorrere, ma anche l’inadeguatezza delle infrastrutture e le barriere doganali che rallentano il commercio. Alcuni di questi paesi dipendono interamente dai loro vicini per il transito di merci, e la qualità dei rapporti diplomatici può influire pesantemente sul flusso commerciale.
Allo stesso tempo, paesi come l’Uzbekistan hanno intrapreso progetti di cooperazione infrastrutturale per migliorare i collegamenti commerciali, come la ferrovia trans-afgana, che mira a collegare i paesi senza sbocco al mare con i porti del Pakistan. Questo progetto ambizioso ha il potenziale per rivoluzionare l’accesso al commercio internazionale per diversi stati dell’Asia Centrale, riducendo costi e tempi di trasporto, e offrendo nuove opportunità di sviluppo economico. Oltre a quelli citati, ci sono poi molti altri paesi che non presentano sbocchi diretti al mare, situati prevalentemente in Europa, Africa e Asia.
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