Questa nave andrà in soccorso dei sommergibili | È il Made in Italy a servizio della Marina Italiana: tecnologia e sicurezza per le immersioni

Barca di salvataggio (Pixabay)

Barca di salvataggio (Pixabay FOTO) - www.marinecue.it


Innovazione italiana per la sicurezza subacquea, una nave all’avanguardia pronta a supportare la flotta sommergibili della Marina Militare.

La Marina Militare Italiana è una delle quattro forze armate dell’Italia, responsabile della protezione e della difesa delle acque territoriali del paese. Le sue origini risalgono al Regno d’Italia, ma la sua evoluzione moderna è stata fortemente influenzata dagli eventi della Seconda Guerra Mondiale e dalle successive riorganizzazioni.

Oggi, la Marina è impegnata in molteplici operazioni, che vanno dalla difesa nazionale alle missioni internazionali, incluse attività di pattugliamento, soccorso, e cooperazione nelle operazioni di mantenimento della pace. Vanta una flotta moderna composta da navi da guerra, sottomarini, e mezzi aerei.

Le capacità subacquee della Marina sono particolarmente avanzate, con una forza sottomarina considerata tra le più efficienti in Europa. La Marina Militare è anche specializzata nel soccorso sottomarino e nella protezione delle infrastrutture marittime.

Oltre al compito di difesa, la Marina svolge un ruolo cruciale nella gestione delle emergenze umanitarie e dei disastri ambientali, dimostrando la sua versatilità operativa e la sua capacità di agire in contesti non strettamente militari.

La costruzione della nave SDO-SuRS

Il cantiere T. Mariotti è impegnato nella costruzione della nuova unità navale della Marina Militare Italiana, denominata SDO-SuRS, progettata per operazioni subacquee speciali e il soccorso di sommergibili in difficoltà. Lo scafo della nave è già stato completato fino al ponte di volo ed è stato sottoposto a una serie di manovre di spostamento estremamente complesse. Il trasferimento è avvenuto il 16 settembre, dopo un rinvio causato dalle avverse condizioni meteo marine. La nave è stata trasportata sulla barge semi-affondante Arcalupa e ormeggiata alla banchina Fusina 3.

Il 20 settembre, presso l’area di Malamocco, sono iniziate le operazioni di zavorramento, culminate con il galleggiamento della costruzione MAR 201 il giorno successivo. Successivamente, l’unità è stata messa in sicurezza e predisposta per il rimorchio verso Genova, un viaggio di circa 1.100 miglia nautiche. Qui, presso i cantieri T. Mariotti, verranno installate le sovrastrutture già pronte, completando così l’allestimento della nave, che sarà dotata di sistemi all’avanguardia per le sue future operazioni.

Immagine di un sottomarino (Pixabay)
Immagine di un sottomarino (Pixabay FOTO) – www.marinecue.it

Le caratteristiche della nave Olterra

La nave SDO-SuRS, designata ufficialmente come MAR201, misura 128 metri di lunghezza e 24 metri di larghezza. La sua costruzione è avvenuta presso San Giorgio di Nogaro, nelle strutture della ditta Cimolai, dove il cantiere Mariotti ha già completato diversi progetti, inclusa una nuova unità per crociere di lusso. La collaborazione tra le due aziende ha portato alla creazione del cantiere CIMAR, ormai un’infrastruttura consolidata per la costruzione di unità navali avanzate.

Questa nuova unità, che sarà chiamata OLTERRA dalla Marina Militare Italiana, sostituirà la Nave Anteo, in servizio dal 1980. Con una capacità di ospitare fino a 200 persone tra equipaggio, tecnici e forze speciali, OLTERRA rappresenta un capolavoro di ingegneria navale. Sarà dotata di sistemi avanzati per l’immersione e l’esplorazione subacquea, unici nel panorama internazionale, e di tecnologie all’avanguardia per il soccorso sommergibili. Inoltre, la nave avrà un duplice utilizzo, potendo essere impiegata anche per attività di sorveglianza e verifica delle infrastrutture sottomarine a beneficio di altri enti e amministrazioni.