Nuova specie di squalo scoperta nei mari della Nuova Zelanda | Si tratta dello ‘squalo fantasma’: è piccolo, ma possiede una spada enorme
Squali, una nuova specie arriva dalla Nuova Zelanda grazie alle ultime ricerche scientifiche. La scoperta.
Gli abissi oceanici rappresentano uno degli ambienti più misteriosi e affascinanti del nostro pianeta. Nonostante le tecnologie avanzate a nostra disposizione, solo una minima parte di queste profondità è stata esplorata. Gli organismi che vivono a tali profondità hanno sviluppato caratteristiche uniche, adattandosi a condizioni estreme di pressione, oscurità e temperature gelide. Questo li rende non solo difficili da studiare, ma anche difficili da individuare.
Molte di queste creature hanno forme e caratteristiche che sembrano appartenere a un altro mondo, alimentando il fascino e la curiosità degli scienziati e del pubblico. Tra queste, i pesci cartilaginei sono tra i più particolari e meno conosciuti.
Pesci come le chimere e gli squali vivono in profondità abissali e presentano una varietà di forme affascinanti. Conosciuti anche come squali fantasma per il loro aspetto etereo, questi animali evocano un senso di mistero e incanto. Le chimere, pur non essendo squali in senso stretto, condividono con questi ultimi alcune caratteristiche, come la struttura cartilaginea, ma si distinguono per il loro aspetto singolare e le loro abitudini di vita.
La classificazione e lo studio di queste creature è complesso, proprio a causa della loro inaccessibilità. Vivendo in ambienti estremi, è raro che vengano osservate nel loro habitat naturale, e la maggior parte delle informazioni su di esse proviene da esemplari catturati accidentalmente durante campagne di pesca o ricerche scientifiche a grande profondità.
Una nuova scoperta nelle profondità oceaniche
Al largo delle coste della Nuova Zelanda, un team di ricercatori ha scoperto una nuova specie di chimera, un pesce fantasma che vive nelle oscure profondità oceaniche. A prima vista, questa nuova specie sembrava appartenere a un’altra già nota, la Harriotta raleighana, ma le indagini genetiche hanno rivelato la sua natura distinta.
La specie appena identificata, chiamata Harriotta avia, presenta una serie di caratteristiche fisiche uniche, come il muso allungato e una pinna dorsale particolarmente sviluppata. Gli esemplari sono stati raccolti a grandi profondità, in un’area poco esplorata e ricca di biodiversità.
Un omaggio alle radici
Il nome Harriotta avia è stato scelto dalla ricercatrice principale, la dottoressa Brittany Finucci, in onore della sua defunta nonna. Questo gesto affettuoso riflette il legame tra le generazioni, così come le chimere sono considerate gli antenati dei pesci attuali.
Le scoperte di questo genere si possono trovare spesso nel territorio australiano e neozelandese, perché parliamo di territori inesplorati fino a questo momento per la profondità dell’oceano e per la presenza delle foreste intricate nelle isole.