‘Nessuno mai avrebbe dovuto dare l’autorizzazione a partire’ | Il sottomarino Titan presentava enormi criticità: morti annunciate – VIDEO
Emergono nuovi inquietanti dettagli sulla discesa sul fondo del Titan. Spunta una registrazione audio inedita.
I sottomarini rappresentano un’affascinante innovazione tecnologica che ha permesso all’uomo di esplorare le profondità marine come mai prima. La loro capacità di immergersi a chilometri sotto la superficie dell’acqua li rende strumenti fondamentali per studi oceanografici, ricerche scientifiche e anche operazioni militari. Il primo sottomarino risale a oltre 400 anni fa, ma da allora il design e la tecnologia si sono evoluti in modo impressionante. Oggi, grazie a materiali avanzati e sofisticati sistemi di navigazione, i sottomarini possono resistere a pressioni oceaniche estreme.
Questi mezzi subacquei non sono però privi di rischi. Le profondità del mare rappresentano un ambiente inospitale e imprevedibile, dove ogni errore può avere conseguenze drammatiche. La pressione esercitata dall’acqua a grandi profondità può schiacciare un sottomarino in pochi secondi, rendendo essenziale l’integrità strutturale del mezzo. Oltre alle minacce fisiche, la comunicazione con la superficie può risultare complicata o interrompersi del tutto, mettendo l’equipaggio in situazioni di grande vulnerabilità.
I sottomarini moderni, come i batiscafi utilizzati per esplorazioni a scopi scientifici, sono dotati di tecnologie avanzate per la sicurezza e il monitoraggio delle condizioni esterne. Tuttavia, le missioni nelle profondità oceaniche richiedono un’attenzione estrema ai dettagli. I sensori per la rilevazione di guasti, le procedure di emergenza e la qualità dei materiali sono elementi imprescindibili per garantire la sicurezza dell’equipaggio. Sebbene i progressi siano stati notevoli, la possibilità di incidenti resta sempre presente, specialmente in ambienti estremi come quelli sottomarini.
L’uso dei batiscafi è cresciuto soprattutto per esplorazioni scientifiche profonde, come nel caso del relitto del Titanic. Questi veicoli, in grado di raggiungere profondità straordinarie, consentono agli scienziati di scoprire e studiare luoghi che l’uomo non potrebbe mai visitare in altro modo. Tuttavia, proprio questa complessità e le condizioni estreme delle profondità marine rendono ogni missione una sfida tecnica e umana, con il rischio che una piccola avaria possa avere conseguenze devastanti.
La ricostruzione dell’implosione del Titan
A oltre un anno dal tragico disastro del batiscafo Titan, una ricostruzione ufficiale dell’accaduto è stata finalmente resa pubblica. Durante un’udienza pubblica organizzata dal Marine Board of Investigations della Guardia Costiera statunitense, tenutasi il 16 settembre 2024, è stato mostrato un video che illustra in dettaglio il tragitto seguito dal Titan e le ultime comunicazioni intercorse prima dell’implosione.
Tra i vari dettagli emersi, si è chiarito che l’ultimo messaggio inviato dal batiscafo non era “all good here” (“qui tutto bene”), come inizialmente riportato, ma “dropped two wts” (“sganciati due pesi”), inviato alle ore 10:47 del 18 giugno 2023, pochi istanti prima della tragica fine.
Nuove rivelazioni dall’udienza pubblica
Durante l’udienza, sono state rivelate anche immagini inedite dei resti del Titan, scattate il 22 giugno 2023 dal Pelagic Research Services, e sono stati ascoltati testimoni chiave. Tra i dettagli più sorprendenti emersi, vi è la pressione lavorativa a cui erano sottoposti i dipendenti dell’azienda costruttrice del batiscafo, OceanGate.
Alcuni ex dipendenti hanno raccontato di essere stati costretti a rispettare scadenze nonostante il Titan presentasse numerosi problemi di sicurezza. Questi dettagli, insieme a numerose testimonianze, stanno contribuendo a gettare nuova luce sulle cause dell’implosione e sulle potenziali responsabilità dietro il disastro.