Cavo Dragone: prossima guida del Comitato Militare Nato

Admiral Giuseppe Cavo Dragone, Chief of Defence of Italy

L’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ricoprirà il ruolo di Presidente del Comitato Militare della NATO. 16 settembre 2023 è la data dell’incontro dei Capi di Stato Maggiore della Difesa della NATO a Oslo. Durante la Military Committee Conference si è deciso che l’attuale Presidente del Comitato Militare, ovvero l’Ammiraglio Rob Bauer, manterrà la leadership per altri 6 mesi. Terminato il mandato, l’Ammiraglio Bauer cederà il posto all’Ammiraglio italiano Giuseppe Cavo Dragone. Questo è un evento significativo per il nostro Paese che vede riconosciuta la sua importanza grazie a uomini di grande valore come l’Ammiraglio Dragone.

L’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone ricoprirà il ruolo di Presidente del Comitato Militare della NATO. 16 settembre 2023 è la data dell’incontro dei Capi di Stato Maggiore della Difesa della NATO a Oslo. Durante la Military Committee Conference si è deciso che l’attuale Presidente del Comitato Militare, ovvero l’Ammiraglio Rob Bauer, manterrà la leadership per altri 6 mesi. Terminato il mandato, l’Ammiraglio Bauer cederà il posto all’Ammiraglio italiano Giuseppe Cavo Dragone. Questo è un evento significativo per il nostro Paese che vede riconosciuta la sua importanza grazie a uomini di grande valore come l’Ammiraglio Dragone.
A sinistra l’Ammiraglio Bauer; a destra l’Ammiraglio Cavo Dragone (fonte: NATO)

L’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone a capo del Comitato Militare nel 2024

La NATO decide di non passare subito lo scettro a causa del drammatico scenario internazionale. Con la guerra in Europa appare assai più cauto conservare continuità di comando. Dallo scoppio della guerra in Ucraina, la NATO prepara la difesa dei confini rafforzando gli alleati come non si vedeva dai tempi della Guerra Fredda.

Mentre l’Ammiraglio Bauer continuerà le sue attività, l’Ammiraglio Dragone sarà Capo di Stato Maggiore della Difesa italiano fino al novembre del 2024. Riportiamo le sue parole:

“Anche a nome dell’Italia, sono profondamente onorato di ricevere questo prestigioso incarico che svolgerò con un impegno senza riserve per il successo dell’Alleanza Atlantica e l’affermazione dei suoi valori fondanti: libertà e democrazia. La NATO riuscirà ad offrire il suo pieno sostegno all’Ucraina e alle sfide che si profilano su scala internazionale. Colgo l’occasione per ringraziare l’Ammiraglio Bauer per lo straordinario lavoro che sta svolgendo e che mi sarà di ispirazione”.

Qualcosa in più sull’Ammiraglio Cavo Dragone

L’Ammiraglio Giuseppe Cavo Dragone nasce il 28 febbraio 1957 nel comune piemontese Arquata Scrivia in provincia di Alessandria. Entra in Accademia Navale nel 1976 e diviene da lì a poco pilota di elicotteri studiando nelle scuole di volo della U.S. Navy.

Ritornato in Italia, opera a bordo di diverse unità militari italiane scalando la gerarchia di comando. Dal 1991 al 1993 è stato il primo Comandante del Gruppo Aerei Imbarcati. Ha continuato a servire e seguire corsi di formazione militare sia in Italia che all’estero. Al suo attivo sono 2500 le ore di volo effettuate a bordo di elicotteri e jet da combattimento.

Ha ottenuto nel corso della sua prestigiosa carriera numerosi riconoscimenti tra cui il grado Cavaliere di Gran Croce Ordine al Merito della Repubblica Italiana, la Medaglia Mauriziana al Merito e la Medaglia commemorativa per il personale della Marina Militare impegnato nel Golfo. Tra le onorificenze straniere ricordiamo quella francese di Ufficiale dell’Ordine Nazionale della Legion d’Onore.

Giuseppe Cavo Dragone
L’Ammiraglio Cavo Dragone durante la NATO Military Committee Conference (fonte: NATO)

Il ruolo di Presidente del Comitato Militare della NATO è di estrema responsabilità

Chi veste i panni di Presidente del Comitato Militare è il principale consigliere militare dei maggiori organi della NATO. Diventa fondamentale tradurre le intenzioni di tutti i Capi di Stato Maggiore della Difesa della NATO col fine di elaborare strategie accettate all’unanime. Occorre quindi conciliare posizioni divergenti e altre differenze di natura politica tra le nazioni della NATO.

In questo periodo di guerra, le difficoltà si inaspriscono smisuratamente. La NATO continua ad aumentare la produzione di armamenti per rafforzare la deterrenza e scoraggiare attacchi agli alleati. I Capi di Stato però iniziano ad inquietarsi perché la capacità produttiva comincia a palesare carenze traducendosi in un aumento dei prezzi e dei tempi di consegna degli armamenti. Lo stesso Ammiraglio Bauer fa notare che:

“In questo momento stiamo spendendo sempre di più per ritrovarci esattamente con lo stesso. Questo significa che non possiamo essere sicuri del fatto che l’aumento della spesa per la difesa porti effettivamente a una maggiore sicurezza”.