Le autostrade del mare sono un’iniziativa dell’unione europea per la promozione del trasporto navale. A questo proposito, l’armatore Grimaldi ha deciso di investire, insieme all’autorità del sistema portuale del mar Adriatico meridionale, di aumentare gli investimenti in questa zona.
Le autostrade del mediterraneo servono come supporto alla rete transeuropea del trasporto (TEN-T o RTE-T). Inoltre, il loro obbiettivo è di aumentare la collaborazione tra i paesi membri dell’unione e i paesi limitrofi, con particolare accento sui paesi candidati all’entrata nell’unione. Per essere parte delle autostrade del mare però le rotte hanno bisogno di soddisfare determinate caratteristiche. Le caratteristiche sono criteri di qualità quali costo di traversata, frequenza e facilità di adempimenti amministrativi. Inoltre, gli obbiettivi delle autostrade del mare sono la riduzione dell’inquinamento e il risparmio energetico, nonché l’aumento di capacità se confrontato con la rete terrestre. L’obbiettivo delle autostrade del mare è di sostituire al traffico merci su gomma quello marittimo. La sostituzione è pensata in virtù del minor impatto ecologico del trasporto marittimo e la diminuzione dei costi di trasporto.
Inoltre, l’aggravio di tempi sta diventando sempre meno un problema, grazie alla velocità delle nuove unità quali le fast ferries. Queste navi hanno una velocità di crociera uguale o superiore ai 30 nodi, quindi non distanti dalle velocità dei camion. Le autostrade del mare sono divise su quattro aree geografiche: rotte del baltico, rotte dell’adriatico e del mediterraneo orientale, rotte atlantiche (portogallo, spagna, francia e Irlanda) e rotte del mediterraneo occidentale.
In Italia, vi sono sia rotte nazionali che internazionali che fanno parte delle autostrade del mare. Tra queste vi sono le rotte di continuità territoriale, ad esclusione della rotta sullo stretto di Messina, che fa parte dell’autostrada Europea E 45 e dell’asse Ferroviario Berlino Palermo. Le rotte che assicurano la continuità territoriali (quali quelle per le isole minori) hanno un’importanza fondamentale sia nella riduzione dei gas serra che nel trasporto di beni alle isole, senza dover fare un eccessivo affidamento sulle rotte aeree.
Il gruppo Grimaldi, riconoscendo l’importanza di queste rotte, ha deciso di investire su queste rotte. Le rotte su cui Grimaldi investirà saranno le rotte in partenza dalla Puglia, la maggior parte delle quali è diretta verso il mediterraneo orientale. Attraverso due incontri, la società e l’autorità portuale vogliono vedere dove gli investimenti sono necessari per aumentare la competitività degli scali pugliesi. In particolare, l’autorità portuale e la società Grimaldi sono interessate a investire nei porti di Bari e di Brindisi, i due maggiori porti della regione per flusso di merci. Bisogna ricordare che questi due scali hanno una grandissima importanza nelle autostrade del mare. Attraverso questi scali passano le linee da Venezia a Patrasso e da Ravenna a Siracusa. Inoltre, vi sono le linee da Bari a Pendik in Turchia, e da Bari a Patrasso.
Attraverso il potenziamento dell’infrastruttura portuale di queste città è possibile aumentare la frequenza e la capacità delle linee. Inoltre, la Grimaldi ha annunciato che verrà posizionata una nuova nave sulla linea Venezia-Patrasso. Questa quarta nave renderà il passaggio giornaliero. L’incontro a Bari il giorno martedì 6 dicembre sarà una conferenza stampa con la presentazione della nuova nave sul servizio Venezia-patrasso. Mercoledì 7 dicembre, a Brindisi, vi sarà una giornata di incontri, che cominceranno alle 11.30. Inoltre, si parlerà della nuova nave in servizio, la Europa Palace.
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