Sjøhest: Il cavalluccio marino ispira un sistema di installazione dell’eolico

Le pale eoliche sono complesse da montare, soprattutto nell’ambito dell’installazione al largo. Infatti, il movimento del mare e del vento rende il processo lungo. Per questo, la società di ingegneria NOV ha proposto un sistema di nome Sjøhest, che è la parola norvegese per indicare il cavalluccio marino.

Una pala eolica in mare, Fonte: Pixabay

Il problema a monte

L’installazione delle pale eoliche è un processo complesso perché richiede il sollevamento di materiale delicato e di grandi dimensioni in zone ventose e spesso impervie. Inoltre, le pale eoliche solitamente vanno sollevate ad altezze non indifferenti. Questo è valido a terra, in cui le turbine eoliche devono spesso essere installate in zone montuose, in quanto il vento risulta essere più forte e costante. Si può di conseguenza immaginare le difficoltà legate alle installazioni, perché queste pale vanno sollevate per mezzo di gru. E le gru devono essere fermate quando il vento si alza, portando a potenziali lunghi periodi di attività relativamente bassa per fenomeni atmosferici, senza contare la difficoltà di raggiungere certe regioni con delle gru. Questo problema, nell’installazione delle turbine eoliche al largo, viene solo esacerbato.

L’installazione di pale eoliche in un parco eolico a terra. Fonte: Pixabay

Infatti, al largo, non bisogna solo pensare al vento durante la costruzione, ma anche al moto ondoso. Infatti, durante il sollevamento in mare, le gru devono mantenere una posizione il più orizzontale possibile. Questa situazione a terra non è necessaria da conteggiare. Le gru che possono sollevare le turbine eoliche, di solito sono di grosse dimensioni per poter sollevare e ruotare le pale. Di conseguenza, il loro prezzo giornaliero è parte importante del budget della costruzione di un parco eolico al largo. Il prezzo rischia di lievitare quando si tiene in considerazione la quantità di ore che le gru rischiano di passare ferme o non in attività per il vento forte che non ne permette l’utilizzo. Di conseguenza, un sistema che permetta di abbassare i costi sarebbe ottimo per garantire un miglior sfruttamento dell’energia eolica.

La soluzione: Sjøhest

Come è stato già possibile accennare, la società norvegese di ingegneria NOV ha proposto un’idea che promette di rivoluzionare il settore dell’installazione delle pale eoliche in mare. Come si è già detto, e come si evince dal nome, il sistema Sjøhest si ispira al cavalluccio marino. Infatti, questo animale ha una coda molto forte, con cui si attacca alle alghe, gli permette di resistere alle correnti. Allo stesso modo, il sistema Sjøhest si aggrappa alla pala eolica e crea un sistema unico connesso e allineato al vento, in questo modo risulta meno sensibile al vento. Inoltre, la sensibilità al vento potrà essere diminuita attraverso il modo di utilizzo di questo sistema. Infatti, non richiede un sollevamento dell’intero insieme del rotore e delle pale, ma ogni singola pala può essere collegata al rotore quando viene montata

Sjøhest
Un render del sistema di installazione Sjøhest. Fonte: NOV

In questo modo, il sistema Sjøhest permette di sollevare di poco le pale. Durante il sollevamento vengono messe in verticale e poi sollevate attraverso un sistema di carrelli solidali alla struttura del pilone della turbina eolica. Questo sistema porta anche a un’altra nota positiva. Infatti, il cambiamento del sollevamento delle pale permette di cambiare anche il metodo di trasporto delle pale. Di solito il trasporto del rotore avviene con l’insieme già montato. Di conseguenza, con l’aumento dell’area del rotore, diviene necessario avere sempre più spazio per il trasporto e lo stoccaggio di queste pale. Invece, attraverso il sistema Sjøhest, non è necessario avere il rotore e le pale attaccate già durante il trasporto. Ma le pale vengono attaccate al rotore solo dopo essere sollevate.

Il funzionamento del sistema in un video del produttore