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Uss Texas: Finalmente sono stati trovati i soldi per il restauro

La USS Texas è una Dreadnought di classe New York, costruita nel 1912 alla Newport News Shipbuilding di Newport News, VA. Dopo un po’ di incertezza legata al prezzo del restauro, finalmente, il primo settembre, la USS Texas ha raggiunto il suo bacino galleggiante a Galveston, TX.

La Corazzata USS Texas fuori dall’acqua. Fonte: Pagina Twitter della fondazione proprietaria della nave

La USS Texas

La USS Texas è una delle due navi di classe New York. Queste navi sono le prime corazzate americane a montare i celebri pezzi da 14 pollici (355 mm). In questa iterazione, sono i pezzi da 14 pollici/45 calibri (la lunghezza della canna è di 45 calibri, quindi 15.975 metri). Questi pezzi d’artiglieria navale saranno utilizzati anche sulle corazzate di classe Nevada e Pennsylvania, oltre che i monitori britannici di classe Abercrombie.  La nave era dotata di dieci di questi pezzi. La distribuzione era di due torrette binate sovrapposte a prua e a poppa, e una torretta binata a mezza nave. Le batterie di armamento secondario di cui è dotata la nave sono di 21 pezzi da 5 pollici (127 mm), quattro pezzi a tiro rapido da 3 libbre (47 mm) e 2 cannoni da una libbra (37 mm).

I marinai della USS Texas posano su un pezzo da 14 pollici. Foto di Underwood & Underwood, 1918. Fonte: Dipartimento della Difesa USA

 Prima del rinnovamento avvenuto tra il 1925 e il 1926, aveva anche quattro tubi lanciasiluri da 21 pollici (533 mm). Con le modifiche del 1925/1926 sono stati introdotti dei cannoni antiaerei, prima da 3 pollici e 1.1 pollici. Nel 1942 questi cannoni sono stati sostituiti con dei cannoncini Oerlikon, di produzione svizzera (ora facente parte di Rheinmetall AG). La nave è stata prodotta con 14 boiler a carbone e due motori a triplice espansione a vapore, che muovevano le due eliche. Dopo le modifiche al posto dei 14 boiler a carbone sono stati messi sei boiler a petrolio, più efficienti. Inoltre, con il rinnovamento sono stati installati delle catapulte, rimosse dopo il 1945, e un complemento di 3 idrovolanti. Questi, alla fine della carriera della nave erano dei Vought Kingfisher, da osservazione.

Il restauro

Il restauro è necessario dagli anni 2010. Infatti, quell’anno sono state scoperte delle perdite con conseguente entrata d’acqua nella nave. Da quel momento, le perdite si sono fatte sempre più serie, infatti nel 2012 altre perdite di integrità dello scafo sono state scoperte, e nel 2017 la nave si è sbandata di quasi 6°, necessitando interventi di emergenza. A seguito di tutti questi avvenimenti, è stato reso necessario un restauro che ha richiesto un’ingente somma di denaro. Infatti, il prezzo del restauro è stato preventivato a $35 milioni. Il problema è stato trovare questi soldi, ottenuti attraverso donazioni private perché il museo non poteva provvedere da solo al costo così elevato del restauro. La nave non era visitabile da un paio d’anni, visto lo stato dello scafo. A causa dello stato dello scafo, non più stagno, non poteva navigare senza modifiche.

Infatti, sono stati pompati 750 mila galloni (2840000 litri) di schiuma espansa. Questo permetterà alla corazzata USS Texas di procedere a completare le 40 miglia (65 km) che separano Houston, dove era ormeggiata, da Galveston, dove sono in corso i restauri. Il viaggio della USS Texas è avvenuto attraverso il traino di rimorchiatori, non sotto la propulsione propria della nave. Anche se la nave poteva raggiungere i 20 nodi di velocità, per sicurezza il rimorchio è avvenuto a non più di 6 nodi (anche perché la maggior parte del tragitto è stato nel canale navigabile di Houston). I restauri dureranno un paio d’anni, e si concentreranno maggiormente sul restauro conservativo dello scafo della nave. L’obbiettivo p farla durare ancora molto tempo. In realtà è probabile che la nave non tornerà a Houston dov’era fino a prima del restauro. Forse rimarrà a Galveston.

Alessandro Mantani

Sono uno studente di ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Appassionato di tutto il mondo marino sin da piccolo, dalle barche a vela di piccole dimensioni alle gigantesce petroliere.

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