Ingegneria Navale

Automooring: un sistema di attracco completamente automatizzato

L’attracco di un’imbarcazione è un processo particolarmente delicato. Soprattutto in alcuni casi, quali per navi di grandi dimensioni, può anche essere un procedimento pericoloso. Di conseguenza, più società stanno sviluppando sistemi automatici di ormeggio, uno di questi è il sistema automooring.

Il sistema Automooring di Cavotec al porto di Turku in Finlandia. Fonte: Aboard

Il sistema Cavotec

La società Cavotec è stata la prima a realizzare un sistema automooring. Il primo sistema di ormeggio automatizzato è il sistema IRONSAILOR in uso per la nave DEV Aratere, in servizio sulla linea tra Wellington e Picton, nello stretto di Cook, in Nuova Zelanda. Questo sistema è operativo dal 1990. L’IRONSAILOR consiste in un sistema di un braccio estendibile sul lato di sinistra della Nave. A questi bracci sono fissate delle piastre d’acciaio dotate di un sistema di vuoto. Queste si attaccano a delle piastre di acciaio sulla banchina. Una volta che queste due piastre sono in contatto, viene fatto il vuoto. Il vuoto tra le due piastre di acciaio permette alla nave di rimanere ancorata fino a una forza di 12.5 tonnellate per piastra.

La nave DEV Aratere in navigazione nello stretto di Cook nel 2018. Fonte: Wikimedia Commons

Il sistema IRONSAILOR si è evoluto, e adesso si chiama Moormaster automated mooring. La grande differenza è che invece di richiedere un sistema sia a bordo che a terra, richiede solo un sistema a terra, uguale a quello richiesto dall’IRONSAILOR. Infatti, la piastra si può attaccare su qualsiasi superficie liscia di una nave, e creare il vuoto per mantenere la barca ormeggiata. In questo modo, tutto può essere gestito a distanza da un operatore portuale, rendendo molto più flessibile la procedura di ormeggio. Inoltre, avendo meno operatori a distanza, tutta la porcedura diventa più snella, in quanto non richiede le navi in una posizione particolare, ma basta che la nave abbia una posizione di massima all’interno. Inoltre, questo sistema può essere utilizzato per una grande varietà di navi di dimensioni diverse. Simile al sistema Cavotec vi è il sistema Trelleborg AutoMoor.

Il sistema TTS

Il sistema di ormeggio automatico della società TTS, chiamato auto-mooring, può essere di due tipi. Infatti, la società propone un attracco automatico con un sistema meccanico e un sistema semi automatico. A differenza di quello già presentato usato sulla DEV Aratere, questi non funzionano attraverso un vuoto tra due piastre d’acciaio. Nelle navi provviste del sistema automooring della società TTS, la bitta non è sulla banchina ma è direttamente sulla nave. In questo caso, vi è un’apparecchiatura sulla banchina preposta ad ancorarsi alla bitta a bordo. Attraverso questo sistema, la nave deve avvicinarsi alla banchina e mettersi in posizione. Una volta in posizione, si attiva il sistema di automooring. Il sistema a terra è programmato per raggiungere una certa posizione, e abbassarsi per assicurarsi alla bitta. Una volta che la bitta è stata ancorata dal sistema a terra, si attiva un sistema allarmato e il sistema va in tensione.

Il sistema può mettersi in trazione alla forza richiesta dai clienti. La società TTS consiglia una forza dell’ordine dei 1000kN. Per allontanarsi dalla banchina, l’operatore sul ponte deve solo premere un pulsante, e il sistema si sgancia automaticamente. Questo permette ai marittimi di fare tutto dalla nave, senza esporre personale portuale a situazioni pericolose. Però il sistema richiede che la nave sia a una distanza precisa dalla banchina. La società TTS offre anche un sistema semi automatico. In questo caso, a differenza del precedente, non basta schiacciare un pulsante. Ma dal ponte si controlla attraverso una leva di comando si manovra un braccio, per farlo arrivare a una bitta sulla nave. Una volta che il braccio meccanico ha trovato la bitta, il sistema diventa automatico e assicura la nave entrando in tensione. Questo è ovviamente più flessibile ma richiede più tempo della soluzione precedente.

Il sistema AutoMooring Solutions

Il sistema Automooring solutions è diverso dagli altri in quanto mantiene l’uso delle cime di ormeggio sulle navi. Infatti, invece di utilizzare un diverso sistema di ormeggio, il sistema Automooring Solutions si adatta ai precedenti metodi d’ormeggio umani. Infatti, il braccio è un robot dotato di un artiglio che prende la cima di ormeggio. Dopo aver preso la cima d’ormeggio, il sistema, grazie all’intelligenza artificiale, riconosce le bitte dovunque esse siano. È dotato della possibilità di compiere escursioni di 15 metri su una differenza di altezza di 8 metri. Questo sistema è pensato per permettere ai marittimi di non lasciare la plancia di comando.

In questo modo, come per gli altri sistemi, si evita che il personale a terra o a bordo sia nel raggio di pericolo delle cime in caso di rottura delle cime. Inoltre, questo sistema permette di evitare agli operatori di dover stare all’esterno della plancia in caso di cattivo tempo. In sviluppo vi è anche un sistema che prenda la nave con delle piastre a ventosa, come gli altri sistemi. Però il sistema automooring solutions è diverso dai precedenti perché permette di adattarsi anche all’ormeggio di tipo ship to ship. Questo tipo di ormeggio è necessario quando due navi devono scambiare merci o personale e non sono ormeggiate a delle banchine, ma solo tra esse. Questa è una procedura molto pericolosa, visti già i pericoli dell’ormeggio tradizionale, ma effettuato in un ambiente non protetto.

Alessandro Mantani

Sono uno studente di ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Appassionato di tutto il mondo marino sin da piccolo, dalle barche a vela di piccole dimensioni alle gigantesce petroliere.

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