La nave da guerra USS Truman arriva a Trieste per una sosta. Le navi russe in navigazione nello Ionio preoccupano la NATO che reagisce mantenendo una forte presenza militare con scopo di deterrenza. Il nostro Paese fa da tavolo sul quale NATO e Russia si sfidano a braccio di ferro. Mentre il conflitto con l’Ucraina prosegue, l’Europa tutta stringe i denti e sopporta pur di evitare una terza guerra mondiale.
La flotta russa nel Mediterraneo continua a spaventare le nazioni NATO che affacciano sul mare. Nel mirino russo ci sono tre portaerei, ovvero la Truman della US Navy, la De Gaulle della Marine nationale e la Cavour della Marina Militare italiana. Queste fondamentali unità dell’alleanza sono inseguite e spiate da giorni, nonché minacciate da sottomarini e incrociatori classe Slava, quest’ultimi appositamente progettati per distruggere portaerei. La preoccupazione di Putin è quella di un eventuale ingresso nel Mar Nero di navi europee e/o americane.
I Paesi membri della NATO fanno il possibile per assistere l’Ucraina e approvano sanzioni sempre più dure contro la Russia: azioni, queste, fortemente denunciate dal Cremlino. Nonostante più unità russe palesino problemi dovuti ai lunghi periodi trascorsi in mare, Mosca non rinuncia alle sue pedine che mantengono la posizione. Le unità NATO, al contrario, possono sfruttare i porti alleati in caso di problemi: ecco dunque che la USS Truman arriva a Trieste.
Varata il 7 settembre 1996, la USS Truman è in servizio dal 1998 ed ha partecipato a diverse missioni, alcune delle quali in Bosnia ed Erzegovina, Iraq e nel Mediterraneo Orientale. Lunga 333 metri e con un equipaggio di oltre 5600 militari è schierata con il suo gruppo da battaglia nel Mediterraneo da due mesi. Appartiene al gruppo d’attacco Carrier Strike Group 8 sotto il comando del contrammiraglio Curt Renshaw ed è seguita da altre 6 navi e 9 squadroni aerei.
La nave USS Truman arriva a Trieste per una “sosta tecnica operativa” che durerà qualche giorno. Intanto la Marina Militare italiana si fa carico di assistere la Truman così come stabilito dai protocolli NATO. La partenza è prevista per mercoledì 27 aprile ma non sarà sola. Le tiene infatti compagnia un’altra nave straniera: la fregata norvegese HNoMS Fridtjof Nansen. Essendo le banchine tutte occupate da navi portacontainer, la portaerei è in rada per motivi di pescaggio.
L’assessore regionale alla Sicurezza Pierpaolo Roberti, dopo la visita alla portaerei, commenta:
“La sosta tecnica operativa della portaerei Uss Harry S. Truman ha fatto sbarcare circa 4000 marinai con lo stupore per la bellezza della città di Trieste e dell’Italia negli occhi. Si tratta di un’occasione importante per dare concretezza alla collaborazione tra la Marina Usa e quella italiana”.
La motonave MV Yara Birkeland è la prima nave cargo completamente autonoma. Durante i suoi viaggi non è governata da alcun equipaggio ed è totalmente propulsa elettricamente. La nave è stata costruita nei cantieri navali norvegesi Vard del gruppo Fincantieri. Ordinata nel 2017, dovrebbe cominciare il servizio nel 2022. L’idea è quella di utilizzare questa nave al posto dei camion per il trasporto delle merci. Secondo l’AD della Yara International l’utilizzo di una nave completamente elettrica permette di ridurre di 1000 tonnellate la CO2 emessa, riducendo enormemente i viaggi su gomma.
Il giorno 19 aprile del 1992, il Challenger of Record dell’edizione del 1992 dell’America’s Cup e della Louis Vuitton Cup fa la storia. Il Moro di Venezia è la prima barca italiana a vincere la Louis Vuitton Cup. L’imbarcazione è una International America’s Cup Class: un monoscafo da 25 metri. Queste imbarcazioni rappresentano l’evoluzione della classe 12 metri con cui fu disputata l’America’s Cup fin dal 1958.
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