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MV Yara Birkeland: la prima nave cargo completamente autonoma

La motonave MV Yara Birkeland è la prima nave cargo completamente autonoma. Non ha infatti nessuna necessità di avere un equipaggio per la durata dei suoi viaggi. La nave è stata costruita nei cantieri navali norvegesi Vard, gruppo Fincantieri. La nave è stata ordinata nel 2017, e dovrebbe cominciare il servizio nel 2022. Nel 2021 ha concluso il primo viaggio, ma non è stato un viaggio di profitto, ma solo un viaggio pubblicitario.

La nave MV Yara Birkeland in porto. Fonte: Pagina Facebook ufficiale Yara International

La MV Yara Birkeland

La nave è completamente propulsa da sistemi elettrici. L’energia elettrica della MV Yara Birkeland viene presa solamente dalla carica delle batterie, di conseguenza può essere considerata una nave all-electric. Le batterie hanno una capacità nominale di 6.7 MWh. L’energia elettrica delle batterie passa a due azipod e due eliche di manovra a prua. I due pod hanno una potenza di 900 kW l’uno, e le due eliche di manovra hanno la potenza di 700 kW l’uno. La nave ha una velocità di crociera attorno ai 7 nodi, ma una velocità di punta di 15 nodi. Le velocità sono molto basse, perché la rotta per cui la nave è stata progettata è molto corta. La rotta è attorno alle 7 miglia nautiche, quindi la rotta verrà percorsa in un tempo variabile attorno all’ora.

La nave in occasione del primo viaggio. Fonte: Pagina Facebook ufficiale Yara International

La capacità di carico della nave è di 120 TEU (twenty foot equivalent units) in una configurazione a carico aperto, quindi con la stiva completamente aperta. La nave non è particolarmente grande, perché è pensata per essere una nave da utilizzare come Feeder. Di conseguenza questa nave è fatta per la navigazione sottocosta in rotte brevi. In virtù di ciò, questa nave non ha bisogno di essere una nave gigantesca, ma bastano dimensioni ridotte. Infatti, la nave ha una lunghezza fuori tutto attorno agli 80 metri. La larghezza della nave è di 15 metri, di conseguenza può entrare anche in porti di dimensioni particolarmente piccole. Il pescaggio massimo è di 6 metri, quindi i porti non devono essere particolarmente profondi, anche quando la nave è completamente carica.

Il primo viaggio

Il primo viaggio della MV Yara Birkeland è stato un viaggio promozionale con passeggeri. Il viaggio è iniziato alla presenza dell’amministratore delegato di Yara International Svein Tore Holsether e del presidente del consiglio Norvegese Jonas Gahr Store. L’idea è di utilizzare questa nave al posto dei camion per il trasporto sottocosta delle merci. Secondo l’AD della Yara International l’utilizzo di una nave completamente elettrica permette di ridurre di 1000 tonnellate la CO2 emessa e ridurre di 40.000 i viaggi in camion all’anno. Dopo il primo viaggio, non remunerativo, è necessario procedere a due anni di test e di certificazioni per poter essere utilizzata in servizio attivo. I viaggi per cui è stata pensata è la tratta tra Prosgrunn e Brevik, trasportando ammoniaca e fertilizzante.

Inoltre, la strategia di Yara è di non fermarsi con la MV Yara Birkeland. Anche se questa è solo un dimostratore tecnologico, pur essendo in grado di entrare in servizio attivo, cosa che farà nel 2022, la Yara International non ha intenzione di fermarsi qui. Infatti, l’azienda sta già cominciando a pensare a come diversificare l’aumento dell’investimento ambientale nel trasporto marittimo. In questo modo, si è pensato di lavorare all’ammoniaca verde come un combustibile per diminuire l’impatto ambientale del trasporto marittimo. Inoltre, col fatto che la Yara International è uno dei leader nel settore dei fertilizzanti, di conseguenza espandersi al settore della produzione di ammoniaca ad uso di carburante sarebbe particolarmente semplice.

Alessandro Mantani

Sono uno studente di ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Appassionato di tutto il mondo marino sin da piccolo, dalle barche a vela di piccole dimensioni alle gigantesce petroliere.

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