E1 Series: la prima serie completamente elettrica della UIM

La serie E1 series è nata dall’incontro di Alejandro Agag, spagnolo, e di Rodi Basso, italiano, a londra nel 2020. Alejandro Agag è noto per aver creato i campionati elettrici di Formula E e Extreme E.  Rodi Basso invece è un ingegnere aeronautico italiano. Ha lavorato in NASA e in alcune squadre di Formula 1. La prima messa in acqua della barca è avvenuta ad aprile nel fiume Po.

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Uno dei primi render della barca. Fonte: Facebook-pagina ufficiale E1 series

Il futuro campionato E1 series

Il campionato E1 series sarà un campionato corso come gli altri campionati fondati da Alejandro Agag, un campionato monomarca. Infatti le modifiche permesse alla barca, la cosiddetta Racebird, saranno poche o nessuna. Inoltre, è stato detto che le barche correranno in circuiti cittadini molto tecnici. In questo modo si avranno corse che saranno visibili da molte persone. Inoltre, l’organizzazione del campionato ha detto che verranno corse anche gare in zone particolarmente suggestive, come per esempio l’artico. L’obbiettivo è di portare visibilità alla natura in pericolo per i cambiamenti climatici. Il concetto dell’intero campionato può essere pensato come un’unione dei due campionati già creati dallo spagnolo Agag. Infatti, riprende sia le caratteristiche della Formula E, con circuiti cittadini, che l’extreme E, con la possibilità di correre in zone di alta scenografia ambientale.

Un’altra immagine delle prove in acqua dell’imbarcazione. Fonte: Facebook-pagina ufficiale E1 series

Le barche saranno tutte costruite dalla società Seabird Technologies, che vuole sviluppare dalla racebird che correrà nel campionato E1 series, una barca e una tecnologia di boat sharing. La logistica del campionato sarà gestita probabilmente allo stesso modo delle gare di extreme E, per diinuire l’impatto ambientale. Infatti, l’intera idea del campionato è di mostrare come la motonautica abbia una alternativa a basso impatto ambientale. Per fare questo, probabilmente si userà una nave come base di supporto logistico completo. Così da poter caricare tutto il materiale sulla stessa e usarla anche come paddock in caso si vada in zone poco attrezzate. Inoltre, un altro obbiettivo della competizione è di lasciare nelle città e nei porti toccati dalla competizione un’alternativa generale a basso impatto ambientale.

La barca: Racebird

Racebird è il nome delle imbarcazioni che verranno utilizzate nel campionato E1 Series. Le imbarcazioni saranno propulse da un motore fuoribordo elettrico. L’imbarcazione avrà una velocità di punta stimata di 50 nodi. La barca è dotata di due foil laterali, che permetteranno questa velocità massima. I foil però, non sono fatti come i normali foil. Infatti sono molto arretrati e ve ne saranno solo due, uno per lato. Questo permette alla barca di diminuire la scia. In questo modo si riesce ad avere una minor scia e di conseguenza una migliore spettacolarità della gara grazie a maggiori sorpassi. La barca, una monoposto, sarà lunga 7 metri e larga 2, 3 se si contano anche i foil. La barca peserà 800 kg, con una leggereza che le permette di salire sui foil con facilità.

Lo scafo sarà interamente in Carbonio, per avere sia leggerezza che resistenza. Viste le velocità che questa barca può raggiungere, la sicurezza è importantissima. Infatti, il tettuccio sarà completamente chiuso e di sicurezza. Il motoscafo sarà elettrico, propulso a batteria, con batterie con potenza di 150 KW. Le batterie saranno fornite dall’austriaca Kreisel Electric GMBH. Questi non sono alla prima esperienza, in quanto sono leader del settore sia delle batterie per e-mobility che per applicazioni stazionarie. Sono partiti dallo sviluppo della batteria per poi produrle. Il motore sarà un fuoribordo elettrico della Mercury Marine, più propriamente dalla Mercury Racing, divisione sportiva della stessa azienda. Le barche sono disegnate per poter essere sia utilizzabili in acque interne che in acque esterne.