Dal 16 febbraio una car carrier in fiamme nelle Azzorre minaccia l’ambiente marino. La marina militare del Portogallo si mobilita immediatamente per scongiurare danni irreparabili, raggiungendo la sciagurata nave chiamata Felicity Ace. Navi e mezzi di soccorso sono ancora all’opera e nei prossimi giorni dovrebbero giungere altri aiuti.
Sentiamo spesso parlare di incidenti di questo tipo, quasi fossero inevitabili. In effetti prevedere e controllare gli incendi a bordo, così come tutte le altre condizioni di emergenza, non è semplice. Esistono sicuramente accorgimenti che rendono meno probabile la genesi di fiamme ed esplosioni ma il rischio c’è sempre e non può essere totalmente scongiurato. Agli incendi possono inoltre conseguire danni di entità differente e la valutazione di questi mette in seria difficoltà gli esperti.
I primi a soccorrere la car carrier in fiamme nelle Azzorre sono pesanti rimorchiatori. Le navi di soccorso giungono dalla Gibilterra e insieme ad una motovedetta spruzzano acqua sulla Felicity Ace. Fortunatamente è stato possibile evitare conseguenze catastrofiche: la nave era alla deriva spostandosi dalle isole verso l’Oceano Atlantico.
Sappiamo che l’intero equipaggio composto da 22 persone è stato evacuato e portato in salvo. Nella giornata di oggi, 23 febbraio, è previsto l’arrivo di altri due rimorchiatori. Ulteriori strumenti utili a combattere l’incendio raggiungeranno invece il luogo dell’incidente il giorno 26 febbraio.
Il capitano del porto dell’isola di Faial, João Mendes Cabeças, ha rassicurato che l’incendio si è rapidamente indebolito, probabilmente per la mancanza di materiale combustibile. Occorre aspettare che la car carrier in fiamme nelle Azzorre si raffreddi prima di inviare a bordo le squadre antincendio. Successivamente i tecnici predisporranno la Felicity Ace al rimorchio verso l’Europa o le Bahamas.
Cabeças spiega che quando l’incendio sarà placato e la struttura raffreddata, le squadre antincendio e i tecnici potranno allora salire a bordo della nave per prepararla al rimorchio verso l’Europa o le Bahamas.
Ricordiamo che il carico della car carrier in fiamme nelle Azzorre era composto da auto di lusso. A bordo c’erano gioiellini di casa Porsche, Bentley e Audi.
In tutto la Felicity Ace trasportava circa 4.000 veicoli alcuni con batterie agli ioni di litio. João Mendes Cabeças attribuisce proprio alle batterie al litio la responsabilità di alimentare l’incendio. Ancora non è sicuro ma è plausibile che le batterie abbiano anche causato l’incendio. Intanto la Volkswagen, che possiede i marchi automobilistici, ha dichiarato di non avere ulteriori informazioni da condividere.
Le tensioni tra Russia e Ucraina causano grande incertezza e ciò influenza, tra le altre cose, anche il prezzo dei combustibili. L’Ucraina è per l’Europa la “via dei combustibili”: è una tappa essenziale considerando le rotte che portano petrolio e gas nel Vecchio Continente. Il clima teso ad est non porta nulla di buono. Basti pensare al fatto che il gas proveniente dalla Russia è tra le principali fonti energetiche europee. La Germania, la più forte economia dell’Unione Europea, dipende fortemente dal gas russo: oltre la metà della nazione è così alimentata. In Olanda è stato registrato un aumento del gas naturale pari a +8,17% mentre in Britannia ammonta a +7,58%. In caso di conflitto, l’Europa perderà oltre il 30% di metano russo con conseguenze disastrose.
Svandis Svavarsdottir, ministro della pesca islandese, ha deciso che entro il 2024 l’islanda smetterà di pescare balene a fini commerciali. Secondo la ministra, questa pesca non è più profittevole. Il motivo della mancanza di guadagno di questa industria va ricercato primariamente nella ripresa da parte del Giappone di pescare balene a fini commerciali. Infatti, il giappone importava la stragrande maggioranza delle balene pescate dall’islanda. In conseguenza a ciò, il mercato interno non è in grado di soddisfare l’offerta di balene pescate dalla flotta baleniera islandese.
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