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Felicity Ace: l’incendio e la sicurezza dal fuoco sulle Ro-Ro

La nave Felicity Ace è una nave costruita tra il 2004 e il 2005, nei cantieri navali Shin Kurushima giapponesi. È di proprietà della giapponese snowscape car carriers e operata dalla Mutsui OSK Lines. Il porto di registrazione è Panama City. La nave era diretta a Davisville, Rhode Island, USA quando ha preso fuoco al largo delle azzorre.

Felicity Ace in arrivo al porto di Rotterdam, Paesi Bassi, nel 2007. Fonte: Wikimedia Commons

L’incendio della Felicity Ace

La Felicity Ace stava trasportando attorno alle 5000 automobili del gruppo Volkswagen caricate al porto di Emden in Bassa Sassonia, Germania. Attorno al 16 febbraio, la stiva della nave ha preso fuoco, quando navigava al largo delle isole azzorre. Le cause dell’incendio non sono ancora note. Non si sa se le cause dell’incendio siano state o meno le batterie al lito contenute almeno in alcune delle automobili trasportate. Comunque anche le batterie hanno preso fuoco al massimo dopo qualche ora. I 22 membri dell’equipaggio sono stati portati al sicuro dopo che hanno evacuato la nave. Sicuramente, se anche le auto elettriche contenute non sono state causa dell’incendio, hanno contribuito ad allargare l’incendio a tutta la nave. Secondo i dettagli dati dalla Marina Portoghese, la nave era completamente in fiamme da cinque metri sopra la linea di galleggiamento.

La nave in fiamme vista dal pattugliatore oceanico Setubal. Fonte: Marina Portoghese

Dopo che i marinai hanno evacuato la nave, è sorto il problema del salvataggio del relitto. Dei rimorchiatori sono in arrivo dall’olanda e da gibilterra, anche se sicuramente non verrà trasportata alle azzorre, in quanto bloccherebbe l’entrata e l’uscita delle altre imbarcazioni. Di conseguenza, andrà trapsortata a porti più grandi. Le manovre antincendio sono ancora in corso dopo quattro giorni perché si è in attesa dell’arrivo di operatori antincendio specializzati per l’estinzione di incendi con componenti di litio. Ad aiutare per il salvataggio della nave, sarà l’azienda olandese SMIT Salvage. Questa è la stessa che ha aiutato a disincagliare la Ever Given a marzo 2021.

I dubbi degli assicuratori

Non è il primo incidente di questo tipo su traghetti o navi cargo Ro-Ro. Basti pensare all’incidente avvenuto nelle stesse ore sulla nave Euroferry Olympia negli stessi giorni. Oppure all’incendio avvenuto sulla Norman Atlantic, che percorreva la stessa tratta (Igoumenitsa-Brindisi) avvenuto nel 2014. Un altro esempio, più vicino alla Felicity Ace è l’incendio avvenuto alla Grande America nel golfo di Biscaglia nel 2019. Di conseguenza, asssociazioni di categoria e assicuratori hanno cominciato a esprimere dubbi sulla sicurezza di questo tipo di navi riguardo il rischio di incendi. In passato il rischio era limitato ai Reefer Trucks, i camion refrigerati. Questi devono mantenere il pacco frigorifero attivo durante le traversate per evitare che i prodotti deperiscano. Un modo sovente utilizzato è di collegare i camion alla nave tramite cordoni ombelicali per permettere lo spegnimento dei motori. Ma questa è comunque una soluzione non esente dai rischi.

Inoltre, ora che le automobili contengono sempre più batterie al litio, il problema non ha fatto altro che peggiorare. Infatti, il litio delle batterie brucia a un’alta temperatura e richiede procedure di spegnimento specifico. Di conseguenza, bisogna cambiare tutta una serie di procedure per lo spegnimento di incendi. Secondo uno studio del ministero federale dei trasporti e delle infrastrutture tedesco del 2013, il trasporto di veicoli elettrici, sia a batteria che ibridi, porta a un aumento dei rischi di incendio a bordo. Secondo quanto raccomandato da questo studio, i veicoli elettrici, siano essi a batteria, ibridi o a celle a combustibile, dovrebbero essere mantenuti in una zona della nave equipaggiata. Questa zona dovrebbe essere sigillabile dal resto della nave per evitare che il problema passi ad altre zone e diventi incontrollabile.

Alessandro Mantani

Sono uno studente di ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Appassionato di tutto il mondo marino sin da piccolo, dalle barche a vela di piccole dimensioni alle gigantesce petroliere.

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