Ingegneria Navale

La storia delle rompighiaccio battenti bandiera italiana

La N/R Laura Bassi è la prima nave da ricerca rompighiaccio registrata in Italia. In realtà è stata costruita in Norvegia per una compagnia di navigazione norvegese. È stata di proprietà britannica e successivamente italiana. Pur essendo passata di mano due volte, è una nave tutto sommato nuova.

Prima della Laura Bassi, in servizio per l’antartide vi era una nave da carico convertita in rompighiaccio. Questa nave aveva il nome di Italica, ed è stata venduta per la demolizione nel 2017. A differenza della Laura Bassi, questa nave non è nata con l’obbiettivo di essere una nave da supporto polare, ma era una semplice nave da carico.

Prende il nome da Laura Bassi, la seconda donna al mondo a ricevere un dottorato di ricerca, la prima in una materia scientifica. Ha studiato all’Alma Mater Studiorum di Bologna e ricevette il dottorato il 12 maggio 1732. Dopo questo è stata professoressa in fisica e ricercatrice alla stessa università, fino alla morte. Molti suoi alunni sono diventati molto famosi, quali ad esempio Lazzaro Spallanzani.

Da Polar Queen al servizio italiano

La Rv laura bassi, prima di battere bandiera italiana, è stata norvegese e britannica. Rispettivamente i suoi nomi erano Polar Queen ed Ernest Shackleton. È stata costruita ai cantieri navali Kvaerner Kleven Leirvik A/S di Leirvik, Hyllestad in Norvegia. È stata impostata nel 1994 e varata nel 1995 per poi essere stata completata lo stesso anno. L’armatore Norvegese GC Rieber Shipping aveva richiesto la nave, che gestisce ed opera una flotta di navi di supporto offshore e navi di ricerca polari. È rimasta in servizio norvegese per pochi anni.

Nel 1999 infatti era già stata trasferita al British Antartic Survey. In realtà il passaggio alla gran bretagna è stato un passaggio di noleggio a scafo nudo. Di conseguenza la proprietà della nave è rimasta a GC Rieber Shipping. I costi di gestione erano a carico del BAS. In queste vesti ha partecipato a numerose campagne polari britanniche. Ha mantenuto la denominazione di Sir Ernest Shackleton fino all’aprile del 2019. In quel periodo è stata acquistata dall’Istituto Nazionale di Oceanografia e Geofisica Sperimentale.

La nave prima di essere Laura Bassi, quando ancora era RSS Ernest Shackleton. Fonte: Wikimedia Commons

È stata acquistata come nave da ricerca e supporto logistico per le due basi italiane in antartide: la stazione Concordia (collaborazione italiana e francese) e la base Mario Zucchelli. In questa guisa ha sostituito la precedente nave adibita a questa funzione, la Italica. Questa nave era la nave da supporto logistico per le basi italiane dal 1990 al 2017. Costruita come semplice nave da carico, è stata riadattata a rompighiaccio durante i grandi lavori che ha subito negli anni 90. Sembra che la Laura Bassi abbia anche battuto il record mondiale per la nave che abbia raggiunto il punto più a sud.

Nave Italica

La nave Italica è stata la prima nave utilizzata come nave da supporto logistico per le missioni italiane in antartide. Si tratta di una nave di classe Pioner Moskvy, costruita nell’allora Unione Sovietica con il nome di Jugo Navigator. Questa nave è stata per qualche tempo registrata a Monrovia, in Liberia, per poi diventare Jugonavigator ed essere registrata a Belgrado, nell’allora Yugoslavia. Nel 1990 è passata a essere registrata in Italia, con porto di registrazione Napoli.

Nave Italica nel Mare di Ross, durante l’estate australe del 2016. Fonte: Wikimedia Commons

La Diamar di Pozzuoli ha comprato Nave Italica, e ne ha sempre mantenuto la proprietà. L’armatore è passato ad essere Argo srl e Geolab. Quando la nave è passata ad essere di proprietà italiana ha subito dei grandi lavori di ammodernamento. Il primo è stato rinforzare la prua e dotarla di un tagliamare rompighiaccio, così da poter essere utilizzata anche in mesi invernali. Inoltre, sono stati aggiunti dei laboratori e un’elisuperficie. Queste sono importanti attrezzature per una nave oceanografica, di cui la nave era sprovvista quando era una semplice nave da carico.

La N/R Laura Bassi

La Nave da ricerca Laura Bassi è la prima nave battente bandiera italiana ad avere capacità rompighiaccio. Ha una Polar Class, o classe polare, Categoria A PC 5. Questo significa che è in grado di muoversi entro ghiaccio spesso nuovo e occasionale ghiaccio pluriennale (categoria A). Il PC5 significa che è in grado di muoversi in ghiaccio medio per tutto l’anno. Questo significa che ha la capacità di rompere il ghiaccio di un metro. Bisogna notare però che non esistono navi con classe PC superiore al 2. Inoltre, è dotata di un doppio scafo per aumentare la sicurezza.

La nave ha una lunghezza di 80 metri per una larghezza di 17 per una stazza di 4028 tonnellate. È dotata di un’elisuperficie a poppa e di un’aviorimessa. In questa alloggia l’Eurocopter Ec225 Superpuma in dotazione alla nave. La Laura bassi ha la possibilità di trasportare fino a 50 ricercatori in 37 alloggi. Vista la sua necessità di operare in ambienti particolarmente isolati e ostili è dotata di un ospedale. Infatti, ha un’autonomia di 60 giorni.

Una parte interessante di questa nave è sicuramente l’equipaggiamento laboratoriale. È infatti dotata di due laboratori da 45 metri quadrati e la possibilità di alloggiare due container laboratorio supplementari. Questi laboratori sono direttamente collegati alla cosiddetta area operazioni a poppa. Si dividono in un laboratorio “asciutto” e un laboratorio “umido”. Quello umido è dotato di prese per il carico e scarico di acqua dolce e salata direttamente dall’esterno. Inoltre, l’interno è interamente in acciaio inossidabile, per evitare che l’acqua possa creare danni.

Alessandro Mantani

Sono uno studente di ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Appassionato di tutto il mondo marino sin da piccolo, dalle barche a vela di piccole dimensioni alle gigantesce petroliere.

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