La Marina francese continua l’aggiornamento delle unità in servizio ma presto ne avrà altre, appartenenti alla classe di sottomarini Suffren. Saranno in totale sei i nuovi sottomarini d’attacco che serviranno egregiamente la Marina francese negli anni a venire.
Nati col programma Barracuda, i battelli sostituiranno a lungo andare le unità della classe Rubis. Il primo sottomarino è il Suffren, che prende il nome dall’ammiraglio che a lungo contrastò le forze britanniche nel XVIII secolo
La Francia conta quattro sottomarini SSBN classe Le Triomphant e sei sottomarini d’attacco di cui uno di classe Suffren. L’ultimo arrivato non renderà obsoleti gli altri battelli, i quali sono comunque continuamente in aggiornamento, risultando perciò competitivi.
Ad ogni modo, l’arrivo dei sottomarini classe Suffren apporta molti cambiamenti per l’ESNA. Il Suffren risulta più furtivo, più resistente e con una potenza di fuoco maggiore rispetto ai sottomarini classe Rubis. Mentre per gli altri sottomarini si è già raggiunta la maturità operativa, con la nuova classe servirà del tempo per sfruttarne appieno le capacità. Necessari saranno sicuramente test e prove, in modo tale da elaborare nuove tattiche d’attacco.
La classe di sottomarini Suffren ha due nuove armi: il Naval Cruise Missile (MdCN di MBDA) e il siluro pesante F21 di Naval Group. Occorre un lungo periodo di prove per verificare che i sistemi d’arma rispettino le esigenze militari. Il battello ha già lanciato una dozzina di siluri ma è ancora troppo poco per trarne conclusioni.
Il sottomarino Suffren può trasportare un totale di 20 siluri; a questi se ne aggiungono quattro salpando con i tubi precaricati. Certo è che precaricare i tubi rende poi difficile la sostituzione dei proiettili ma questa è comunque possibile.
Tra i proiettili ci sono 4 siluri pesanti F21, 3 antinave SM39 Exocet e siluri da addestramento. Nella camera di blocco possono ritrovarsi 5 membri dell’unità subacquea da combattimento: le forze speciali del Commando Hubert.
La classe di sottomarini Suffren può navigare anche presso le coste. Ha un dislocamento pari al doppio di quello della classe Rubis ma necessita di un equipaggio numericamente inferiore. Il sistema di propulsione, automatizzato ai massimi livelli, conferisce al Suffren una velocità doppia rispetto al Rubis e allo stesso tempo risulta più silenzioso.
Fondamentale sarà migliorare le infrastrutture portuali per meglio accogliere questi sottomarini di ultima generazione. Presso la base di Tolone già si costruiscono banchine, gru e tutto ciò possa facilitare l’ormeggio del Suffren.
La Marina francese testerà a breve la gestione del sottomarino nei porti stranieri. La priorità è capire se il nuovo battello rispetta gli ormeggi standard delle basi NATO; nei prossimi mesi il Suffren farà pertanto rotta verso la base navale di Órmos Soúdas, sulla costa nord dell’isola di Creta.
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