G-fifty è una reinterpretazione moderna del famosissimo G-cinquanta di Gianni Agnelli, disegnato da Renato “Sonny” Levi. Il nuovo G-Fifty sarà ancora costruito dalla Levi Designs di Sonny levi e dalla PMP Design, di Pasquale Mario Passalacqua. L’idea di questa nuova imbarcazione è quella di portare l’originale G-Cinquanta nel ventunesimo secolo. Questo avverrà dotandolo di tutte le migliori tecnologie per un motoscafo moderno. Non è però da sottostimare l’onere di mantenerlo fedele all’originale, compito di cui sicuramente Levi Design sarà all’altezza. Come già la precedente, il G-Fifty deve diventare il motoscafo cigarette per eccellenza. Con una potenza di 1500 cv, sarà un compito piuttosto semplice.

Il G-Cinquanta

Prima di parlare del G-fifty, non si può che parlare del suo antesignano e padre, il G-cinquanta. Come dice il nome, questa imbarcazione raggiungeva (e raggiunge) i 50 nodi, ovvero i 92 km/h, da cui il nome di G-cinquanta: la velocità e il committente. Le caratteristiche tecniche di questa imbarcazione sono ancora alcune delle migliori in circolazione, grazie alle idee di Sonny Levi. Le due caratteristiche più importanti di questa imbarcazione sono lo scafo e il motore. I motori sono non uno ma quattro V8 della BPM, modello Vulcano, da 8 litri di cilindrata ciascuno. La potenza raggiunge i 1280 cv, abbastanza per vincere la resistenza dell’acqua e spingere la barca al suo obbiettivo di 50 kts.

Il G-Cinquanta come si presenta oggi. Fonte: Robb Report

L’altra caratteristica importante di questa imbarcazione è come detto lo scafo. Questo ha una carena a V profonda, come molti dei disegni del grande Levi. La forma della carena permette una maggiore stabilità e una migliore tenuta alle alte velocità. Agnelli chiese direttamente a Pininfarina di disegnare gli interni e lo spazio esterno. Questo ha portato allo spazio esterno diviso in due parti. I comandi dell’imbarcazione sono a poppavia, mentre leggermente più a prua vi è il ponte. Il pilota che navigava prendeva posto dietro i suoi ospiti. A differenza delle imbarcazioni moderne in composito, questa ha lo scafo portante interamente in mogano.

Il G-Fifty

Il G-Fifty è la reinterpretazione moderna del G-Cinquanta. Si può dire anche che sia un’emulazione del modello da cui si ispira. La versione più potente arriverà a 1500 cv. I motori saranno uno degli elementi che si allontaneranno di più dalla versione dell’avvocato Agnelli. Si passerà dai 4 BPM Vulcano a due motori della Mercury Racing. Il cliente potrà decidere se preferisce le motorizzazioni Diesel o Benzina, e saranno disponibili diverse cilindrate. La scelta di diminuire il numero di motori è da ricercare nella potenza dei nuovi motori, che renderebbe i 4 motori un aggravio di peso inutile. Si nota come la versione più potente sarà da 1500 cv, quindi 750 cv per motore, quando i motori del primo G-Cinquanta erano da 380 cv ciascuno.

G-Fifty
Il render del G-Fifty. Fonte: Levi Design e PMP Design

Un’altra novità è data dallo scafo. Mentre la forma a v profonda rimane, perché è la migliore per uno scafo pensato per le alte velocità, il mogano è cosa del passato. Visto che si tratta di un’imbarcazione pensata per le alte velocità, il mogano risulta un peso inutile. Di conseguenza lo scafo del G-Fifty sarà interamente costruito in fibra di carbonio. In questo modo il peso rimane contenuto, anche se l’imbarcazione raggiunge i 14.7 m di lunghezza e i 3.4 di larghezza. Anche l’elica è derivata dal mondo delle imbarcazioni da corsa. Infatti, dal render si può notare che si tratta di una elica di superficie.

Alcune considerazioni sul G-Fifty

Per quanto sia stata costruita per essere una barca veloce, nel G-Fifty come nel G-Cinquanta prima di lui, non si mette in secondo piano il confort. Infatti, la velocità massima che raggiungerà è di tutto rispetto, infatti si dice raggiungerà i 76 nodi o 90 miglia all’ora. Una velocità considerevole, ma un po’ distante dai 105 kts di alcune moderne barche cigarette. Ma alla fine questo è come confrontare un’automobile supersportiva con una gran turismo. La prima è costurita per la velocità e il piacere di guida, nella seconda il confort non è secondario.