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Pesce porco trovato all’isola d’elba: un ritrovamento inaspettato

Nella darsena medicea, a Portoferraio (LI), hanno trovato un esemplare di pesce porco. Questo esemplare è stato rinvenuto gli ultimi giorni di agosto, ma la notizia è trapelata i primi di settembre. Infatti, la notizia si è diffusa attraverso il comunicato della pagina facebook “isola d’elba app, una pagina di informazioni turistiche dell’isola. Questo squalo non superava di molto il metro di lunghezza.

Una delle due immagini del pesce porco rinvenuto a portoferraio. Fonte: Facebook

Il pesce porco e il genere oxynotus

Il pesce porco appartiene al genere Oxynotus, unico della famiglia degli oxynotidae. Questo genere di squali abita principalmente le acque costiere poco profonde dell’Atlantico, Mediterraneo, Mar Nero e Oceano Pacifico. Pur abitando le acque poco profonde, abitano zone dell’oceano con alte pressioni. Non sono squali particolarmente grandi, nessuna specie del genere supera il metro e mezzo di lunghezza adulta. I più piccoli appartenenti a questo genere superano di poco i 50 cm di lunghezza. Abitando luoghi senza luminosità esterna, possiedono un organo deputato alla bioluminescenza. Questa caratteristica è quasi unica tra gli squali, anche quelli che vivono in profondità. E infatti rappresenta una caratteristica importante di questi squali.

Uno schizzo di un pesce porco da parte di Gervais e Boulard. Fonte: Les Poissons, Gervais

Il pesce porco, o Oxynotus Centrina, è uno delle poche specie del genere Oxynotus. È tra questi quello che vive più vicino a noi, infatti abita la zona che va dal Golfo di Biscaglia al Senegal, passando per il Mar Mediterraneo e il Mar Nero. A differenza di altri squali, pur vivendo in una zona costiera e poco profonda, non si avventura mai sopra i 100 m di profondità. È stato rinvenuto fino a una profondità di 700 m. Questa caratteristica è il motivo per cui questi squali sono abituati a pressioni molto alte (la pressione aumenta di un’atmosfera ogni 10 m). La pressione ha anche un effetto tangibile sul corpo, rendendolo di forma triangolare.

I denti

I denti sono la caratteristica più famosa di ogni squalo. Ma non ci si deve aspettare che il pesce porco abbia quei denti che spesso si associano agli squali. La sua dieta un uso di denti di quel genere risulta inutile. Infatti la sua dieta principalmente comprende i cosiddetti Policheti. Questi sono invertebrati senza esoscheletro, quindi particolarmente morbidi. Infatti il pesce porco presenta dei denti superiori lanceolati (a forma di punta di lancia, come le foglie). I denti inferiori assomigliano a lame. Presenta dodici file di denti. Ma bisogna tenere a mente che presenta denti molto piccoli. La forma della bocca è tipica degli animali che stanno spesso in prossimità del fondale.

La storia di questo pesce porco

Tutti si sono chiesti come abbia fatto questo squalo ad essere trovato in quella zona di mare. Il porto Mediceo infatti è un’insenatura molto stretta e riparata dell’Isola d’Elba. Bisogna ricordare che il mar Tirreno, in cui sta l’isola d’Elba, è un mare abbastanza profondo. È tanto profondo che non lontano dall’Elba si trovi il santuario dei cetacei. Quindi questo esemplare di pesce porco si trovava nei paraggi ed è stato portato all’interno del porto dalla corrente. Inoltre, secondo il parere degli studiosi, il pesce porco era già morto prima di arrivare in superficie. Infatti chi lo ha ritrovato ha asserito che fosse già morto al ritrovamento.

Lo squalo e l’uomo

Il pesce porco è uno squalo in pericolo di estinzione. Secondo lo stato di conservazione dell’IUCN, si trova nella categoria EN (endangered) o VU (vulnerable). Le classificazioni di conservazione si trovano ad essere fallate dal fatto che il pesce porco è di difficile marcatura e controllo. Come abbiamo già visto, questo squalo rischia la morte se entra in una zona di troppa poca pressione. Inoltre, questo squalo viene consumato da certe poplazioni. Può succedere che i pescatori lo abbiano preso accidentalmente, ma si riporta che non riesca a sopravvivere, anche se lo rilascino tempestivamente.

Alessandro Mantani

Sono uno studente di ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Appassionato di tutto il mondo marino sin da piccolo, dalle barche a vela di piccole dimensioni alle gigantesce petroliere.

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