Volkswagen sta modernizzando la flotta di navi Ro-Ro per il trasporto delle loro auto nuove, vista la necessità di abbassare l’impronta di carbonio della società. Con l’Accordo di Parigi sul clima del 2015, gli stati hanno deciso di mantenere il riscaldamento globale entro 2°C e di raggiungere la neutralità tra emissione e assorbimento di CO2. In seguito a questi accordi, Volkswagen ha deciso di abbassare il consumo di idrogeno in tutta la filiera, dalla produzione al trasporto. Di conseguenza, Volkswagen ha deciso di collaborare con Wallenius per una nuova classe di navi a GNL.
La Volkswagen ha richiesto a Wallenius il progetto di una Ro-Ro il più ecologica possibile. Due navi di questo tipo sono già entrate in servizio con Volkswagen Logistics, ma queste ordinate a Wallenius avranno una vita leggermente diversa. Infatti Wallenius tornerà a non essere solo un’azienda di progettazioni di navi, ma manterranno anche la proprietà della nave. Si può immaginare che Volkswagen abbia preso questa decisione per mantenere i costi di gestione il più bassi possibili. Inoltre, Wallenius ha accettato di buon grado perché finalmente torneranno ad avere anche la qualifica di armatori. L’azienda aveva perso questa qualifica dopo la fusione con Wilh. Wilhelmsen per creare la Wallenius Wilhelmsen che ha mantenuto la proprietà della flotta. A quanto sembra dalle dichiarazioni dei portavoce, la proprietà della nave rimarrà esclusiva all’azienda Wallenius.
La nave è stata progettata per essere lunga 200 metri. Non sarà una delle navi più grandi al mondo, ma questa lunghezza sarà necessaria per accomodare un numero accettabile di automobili. Secondo quanto detto dalla sala stampa di Wallenius, dovrebbe portare un massimo di 6500 Car Equivalent Units. Questa unità di misura è basata sulla Toyota Corona del 1966, modello RT 43. L’auto è stata la prima ad essere trasportata per mare in giro per il mondo: quindi divenne il metro di paragone per ogni RoRo. La maggiore particolarità di questa classe però non è la grandezza: bensì è il combustibile utilizzato. È stata progettata da Wallenius dietro richiesta di Volkswagen proprio per questo motivo. Infatti sarà dotata di un sistema multi-fuel. Potrà andare sia a Gas Naturale Liquefatto, il combustibile di progetto, ma sarà anche possibile farla muovere a LBG, diesel, diesel sintetico.
Wallenius ha progettato la nave con l’ecologia in mente, e Volkswagen aveva già richiesto che soddisfasse il criterio di alta ecologia. Una delle maggiori idee della nave è di non procedere mai vuota. Nella sua rotta da Emden, Germania a Veracruz, Messico porterà le automobili del gruppo Volkswagen provenienti dagli stabilimenti europei. Volkswagen ha già deciso di farla caricare di auto per l’Europa nel viaggio di ritorno. Questo è stato probabilmente uno dei motivi per farla armare da Wallenius e non da Volkswagen Logistics. Inoltre, Wallenius ha progettato la nave con spazi per migliorie da installare in un secondo momento.
Hanno predisposto infatti la nave per poter accogliere batterie e aumentare il numero di batterie già installate in un secondo momento. Le batterie su questa nave serviranno per ridurre in un secondo momento l’emissione di gas serra o inquinanti. Inoltre, per evitare problemi legati alle acque di zavorra, la nave non avrà bisogno della zavorra. Questa innovazione permette inoltre di essere più parchi con il consumo di carburante, diminuendo la necessità della zavorra.
La Wallenius non dispone di un cantiere navale interno, di conseguenza deve affidarsi a cantieri navali esterni. Per costruire questa classe è stato deciso di affidarsi ai cantieri navali Yantai CIMC Raffles. La scelta è probabilmente da ricercarsi in una collaborazione già rodata tra queste due società. Le navi raggiungeranno la piena operatività attorno al 2023, sula già citata rotta nordamericana. Quando entreranno in piena attività, la flotta Volkswagen sarà una delle più ecologiche. Infatti, delle nove navi che compiranno la traversata atlantica, il numero di navi ecologiche salirà a sei.
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