Il Polito Sailing Team (PST) è vincitore della SuMoth (Sustainable Moth) Challenge che si è tenuta durante la Foiling Week. Quest’anno, questa competizione internazionale si è svolta dall’1 al 4 luglio al Circolo Fraglia Vela di Malcesine, sul Lago di Garda. L’evento è stato interamente dedicato alle barche foiling e il team studentesco del Politecnico di Torino ha partecipato col suo moth, Keth. Le imbarcazioni moth sono delle barche a vela ‘volanti’. Queste, infatti, raggiunta una certa velocità, riescono ad alzarsi sul pelo dell’acqua dando l’impressione di volare. Per fare questo, le barche sono dotate di superfici immerse con profili alari che generano portanza. I ragazzi del PST, grazie al loro lavoro e impegno, hanno portato a casa il premio per il design e la sostenibilità e un secondo premio nella gara di velocità.
Durante la Foiling Week, vari team studenteschi si sono sfidati con le loro imbarcazioni nella SuMoth Challenge. La competizione si è svolta in due fasi. Nella prima fase la giuria ha valutato i moth progettati e costruiti dai team, in base al design innovativo e all’attenzione alla sostenibilità. La seconda fase, invece, ha visto le imbarcazioni in una gara di velocità. Quest’anno, la sostenibilità e l’innovazione sono state al centro della competizione e, in tal senso, le soluzioni del PST hanno colpito la giuria. I ragazzi del Polito Sailing Team, infatti, hanno colto alla perfezione l’obiettivo della gara. Il team, nella costruzione del moth, ha usato materiali come fibre di basalto, riciclabili al 100%, e materiali naturali come legno di okumè, balsa e fibre di lino. Gli studenti del Politecnico di Torino hanno optato poi per resina decomponibile e hanno riutilizzato vecchi alberi da windsurf di carbonio. Tutte queste scelte non hanno influito sulle prestazioni della barca che riesce a vincere anche il test di velocità sull’acqua (un test singolo e non una regata). Per questa seconda fase, hanno utilizzato il materiale GPS fornito da Sailmon, partner della Foiling Week. Keth supera le due fasi e il Polito Sailing Team diventa vincitore della SuMoth Challenge. Alla competizione hanno partecipato anche il Politecnico di Milano Sailing Team, Università di Pavia Sailing e il Rafale ETS di Montreal.
Partecipare alla Foiling week è stato un onore,ci hanno riservato grande ospitalità. Nonostante quest’anno difficile pieno di avversità e imprevisti, siamo riusciti a ultimare il progetto grazie a un gran lavoro di squadra.
– Domenico Castellano, project manager del PoliTO Sailing Team
Il Polito Sailing Team, vincitore della SuMoth Challenge, ha portato a casa due premi con il suo moth Keth. Una barca foiling come il moth, è stata per il PST una nuova sfida d’affrontare. Gli studenti, infatti, per la prima volta hanno progettato un’imbarcazione di questo tipo e, inoltre, hanno fatto tutto questo a distanza, causa pandemia. Nonostante le diverse limitazioni, i ragazzi del Polito Sailing Team hanno portato a termine il progetto incentrato sulla sostenibilità e l’innovazione. Quindi, hanno ideato una barca quanto più stabile possibile che annulla eventuali disturbi esterni, diminuendo, così, il carico di lavoro del velista. Per farlo hanno adottato una diversa distribuzione dei pesi, scaricando l’80% del peso sul foil della deriva. Inoltre, per controllare la portanza generata dai foil, hanno optato per un sistema di controllo. Questo sistema di controllo, a seconda lo stato del moth, modula la portanza variando l’angolo del flap (superficie mobile) del foil della deriva. Il PST, inoltre, ha posto particolare attenzione sulla sostenibilità. Gli alberi delle terrazze sono ricavati da vecchi alberi di windsurf e le appendici sono realizzate con resina ipossidica e fibra di carbonio. Ma è con lo scafo e la coperta che il team studentesco si è distinto. Hanno, infatti, utilizzato una struttura sandwich con un core di pet, per lo scafo, e uno di balsa, per la coperta, entrambi con fibre di basalto. Per lo stampo di questo scafo hanno poi adottato una tecnica diversa dalla cnc (computer numerical control), risparmiando in tempo di lavorazione e produzione di scarti. Prima, hanno preparato un plug preliminare su cui, successivamente, hanno creato lo stampo. Una volta ottenuto lo stampo, hanno laminato ottenendo lo scafo completo. Confrontando questo scafo con uno uguale realizzato con la tecnica del cnc, hanno notato un risparmio del 600% di emissioni di CO2.
Il Politecnico di Torino vanta diversi team studenteschi in vari ambiti dell’ingegneria e della tecnologia. Questi team sono formati interamente da studenti che vogliono toccare con mano quello che studiano sui libri. Il Polito Sailing Team, in particolare, si occupa della progettazione e della costruzione di piccole imbarcazioni a vela. Ogni anno, infatti, i ragazzi del team lavorano su delle barche all’insegna dell’innovazione, per vincere competizioni come la SuMoth Challenge. La realizzazione delle imbarcazioni è interamente a cura degli studenti che le progettano e costruiscono in tutte le loro parti. All’interno del team, i circa 70 studenti provenienti da diversi corsi di studio, si dividono il lavoro tra le 8 aeree. Ogni area si occupa di un aspetto specifico del progetto e fa capo ad un referente, mentre, l’intero team è supervisionato dalla Professoressa Giuliana Mattiazzo. Gli studenti riescono, così, a mettere in pratica le nozioni imparate a lezione in un progetto comune e innovativo. Il PST è solo al quarto anno di attività ma ha già vinto vari premi, come quelli della Foiling Week. Ecco cos’è il Polito Sailing Team vincitore della SuMoth Challenge.
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