Madfox è l’ultima creazione di NavyX per la Royal Navy. I veicoli senza pilota sono pezzi importanti sulla scacchiera in quanto utilissimi nel ricoprire diversi ruoli senza mettere in pericolo vite umane. L’utilità degli USV per la flotta è stata ampiamente dimostrata durante i test in Norvegia del 2020. In quell’occasione fu integrato il veicolo Mast-13 della L3Harris a bordo della HMS Albion. Il nuovissimo Madfox è un veicolo autonomo di superficie attualmente in fase di test: tra i suoi impieghi sono missioni di sorveglianza e protezione.
I veicoli unmanned sono veicoli senza pilota. Questi possono essere controllati da remoto oppure impostando una missione attraverso software. Le due più note categorie di droni subacquei sono “ROV” e “AUV”. Il termine ROV sta per “Remotely Operated Vehicle” ed è essenzialmente un drone manovrato dall’operatore attraverso un cavo da una postazione di riferimento. AUV è invece un “Autonomous Underwater Vehicle”, cioè un drone in grado di svolgere in autonomia una missione preimpostata.
Decisamente più complesso e con una strumentazione più particolare, l’AUV trasmette dati e contenuti multimediali attraverso una connessione wireless ecco perché non necessita di alcun cavo. Esistono altri veicoli unmanned, nati da esigenze per lo più militari. È il caso del veicolo USV-T (“Unmanned Surface Vehicle Target”) che navigando in superficie rimorchia un bersaglio o fa esso stesso da target durante le esercitazioni militari.
NavyX lavora sinergicamente con la Royal Navy per realizzare e testare qualunque tecnologia possa servire la marina britannica. Partendo dalle idee e dalle necessità che negli anni si presentano ad una delle più potenti marine militari al mondo, NavyX crea tecnologie e attrezzature all’avanguardia. I prodotti NavyX non hanno mai deluso la Royal Navy e per questo motivo servono il Regno Unito rispondendo a qualsiasi esigenza, operando in superficie quanto sott’acqua. Il punto di forza di NavyX è nella versatilità della propria squadra: collaborano più figure professionali con conoscenze e competenze diversificate.
La Royal Navy ottiene l’ultimo USV di NavyX, ovvero un veicolo autonomo che naviga in superficie (USV sta appunto per “Unmanned Surface Vehicle”). Chiamato “Madfox” (Maritime Demonstrator For Operational eXperimentation) ha richiesto tantissimo lavoro da parte di NavyX. Il veicolo deriva dalla nave Mast-13 della società L3Harris, affidata alla Defence Science and Technology Laboratory (Dstl) negli ultimi 18 mesi.
Madfox è pronto per le prove in mare con la Royal Navy: la fase di test durerà almeno un anno. Nei prossimi mesi NavyX lavorerà ad altri USV che possano svolgere diversi compiti in ausilio alla marina britannica, in primis missioni di ricognizione. Le intenzioni verso nuovi veicoli sono confermate dalle parole del team leader di NavyX, il comandante Antony Crabb, Madfox
“Entro la fine dell’anno NavyX introdurrà anche un gommone rigido autonomo (RIB) nel proprio inventario. Questo entusiasmante lavoro aiuterà a comprendere in che modo tali sistemi possono essere sfruttati dalle future navi classe Type 26 e Type 31.”
Per il comandante Antony Crabb, Madfox non è il traguardo ma un check point. Il lavoro svolto per ottenere questo risultato è stato considerevole ma NavyX continuerà a dare il meglio per la Royal Navy con ulteriori soluzioni. Il ruolo dei veicoli senza pilota all’interno della flotta è importantissimo ed il team di NavyX intende proseguire gli studi e la ricerca. L’obiettivo è quello di progettare e realizzare altri veicoli unmanned simili a Madfox e non, che possano ricoprire diversi ruoli e svolgere sempre più incarichi. Ancora il comandante Antony Crabb afferma che quanto NaxyX sta facendo è di fondamentale importanza per la Royal Navy del futuro:
“Quanto appreso sarà utile per costruire veicoli sempre più complessi procedendo con attività di sperimentazione operativa e poi di integrazione. Tale progetto accrescerà il valore tattico, contribuendo a plasmare la flotta combinata del domani.
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