Ingegneria Navale

HL Green: la più grande portarinfuse al mondo spinta dal Gas Naturale

La HL Green è la più grande bulk carrier (portarinfuse) con propulsione a GNL (Gas naturale liquefatto) a solcare i mari. Non è la prima nave a gas a navigare, soprattutto non la prima a navigare i mari dell’est. Infatti la Ilshin Green Iris è la prima portarinfuse a Gas Naturale. Questa è stata fatta per navigare sottocosta attorno alla penisola coreana. Il produttore di acciaio POSCO l’ha noleggiata per il trasporto di calcare. Anche la HL Green fa parte della flotta POSCO. Ma, a differenza della più piccola, fa parte del commercio internazionale, altro primato tenuto da questa nave.

GNL e ambiente

In questi ultimi anni, parlando di riduzione delle emissioni, si parla sempre di più dell’uso del GNL. Per prima cosa, nel mondo del combustibile marittimo, va confrontato con il Diesel e la nafta, o olio pesante. Il problema di questi combustibili è la presenza di molti altri prodotti. Sono infatti prodotti della raffinazione del petrolio che si trovano “in basso”, con alta temperatura di evaporazione nella torre di raffinazione. Quindi presentano molte più impurità rispetto, ad esempio, al gas e alle benzine, molto più in alto (e con temperature di evaporazione più basse). Di conseguenza, per ridurre le emissioni di zolfo e derivati o simili, basta usare combustibili con meno impurità, come ad esempio il gas naturale.

HL Green e la sorella HL Eco a Mokpo. Fonte shipspotting

Inoltre, la presenza di idrocarburi a catena corta (principalmente metano ed etano) lo differenzia dagli altri combustibili. Il diesel e l’olio combustibile sono costituiti principalmente da catene lunghe di idrocarburi, solitamente maggiore di dieci atomi di carbonio per catene. Di conseguenza, il Gas naturale produce molta minor anidride carbonica degli altri combustibili fossili, il minimo con riferimento all’energia prodotta.

La HL Green

La HL Green è una portarinfuse a gas naturale, come già detto. La nave ha una stazza di 180’000 t (quasi due volte una superportaerei americana). Questa la classifica come Capesize, nave così grossa da non passare per i canali artificiali. Ma non le serve essere costruita per passare tra i canali. Infatti, la sua vita si svolge nel pacifico occidentale. Infatti, i cantieri navali sudcoreani della Hyundai Samho Heavy Industries Co Ltd di Mokpo hanno costruito questa nave. Il suo impiego operativo è tra il porto di Port Hedland, Pilbara, WA, Australia e i Gwangyang steel works di Gwangyang, Corea del sud.

Di conseguenza, non serve costruire la nave per farla passare ad esempio dal canale di Panama, molto stretto, che imporrebbe delle dimensioni massime. Costruire una nave Capesize permette il cosiddetto gigantismo navale, che, pur creando problemi (come per il caso della MV Ever Given), rende possibile caricare molto più carico. Il carico per cui la HL Green è stata progettata è il minerale di ferro proveniente dal Pilbara.

La HL Green con le due taniche di GNL. Fonte POSCO

L’obbiettivo da raggiungere con questa nave è di portare il maggior carico possibile. Per raggiungere questo obbiettivo si è deciso di mettere le taniche di GNL a poppa, sopra al ponte. Queste taniche sono due taniche da 1600 m3, adibite al trasporto di gas. Queste taniche sono taniche criogeniche, quindi trasportano il gas molto freddo, allo stato liquido. Da qui il nome di gas naturale liquefatto. Il gas è infatti portato allo stato liquido per lo stoccaggio e il trasporto, e viene riportato a gas solo durante l’uso. Per contenere il GNL queste taniche sono costruite di acciaio con il 9% di Nickel come alligante, così da resistere alla temperatura di -162°C a cui deve essere tenuto.

HL Green come esempio per gli altri armatori

Operazione di Bunkering per la HL Green. Fonte Conferenzagnl-peninsula

I regolamenti IMO 2020 ha richiesto un abbassamento di emissioni di ossidi di zolfo dal 3.5% del regolamento precedente a meno di 0.5%. Come abbiamo già detto, il gas naturale permette un abbassamento delle emissioni di ossidi di zolfo e di CO2. Inoltre, permette un abbassamento di ossidi di azoto. Per questo la POSCO ha deciso di sostituire le sue portarinfuse tradizionali con quelle, quali la HL Green, a gas naturale. Anche se non è stata una decisione semplice. La POSCO era all’inizio restia a adottare navi a gas nelle tratte internazionali, per paura di non riuscire ad ottenere un approvvigionamento costante di gas naturale. Per questo motivo la HL Green è stata un ottimo trampolino di lancio. Potenzialmente può essere un ottimo modo per aprire gli occhi ad altri armatori con gli stessi dubbi della POSCO, per aumentare il numero di imbarcazioni a gas naturale.

Alessandro Mantani

Sono uno studente di ingegneria aeronautica al Politecnico di Milano. Appassionato di tutto il mondo marino sin da piccolo, dalle barche a vela di piccole dimensioni alle gigantesce petroliere.

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