Produzioni italiane

Il programma NFS U212 ed i sistemi EW per i sottomarini italiani

Nell’ambito del programma NFS U212 gestita da OCCAR (Organisation Conjointe de Coopération en matière d’Armement), Elettronica conferma la collaborazione con Fincantieri. Se Fincantieri è il “cantiere del mondo”, Elettronica è la prima azienda italiana nel campo Aerospace & Defence; questo accordo porterà sicuramente a risultati straordinari. I nuovi sottomarini della Marina Militare Italiana sono al centro della questione: dovranno essere tutti equipaggiati per la guerra elettronica.

Il programma NFS U212 e l’importanza dei sistemi di difesa elettronici

Il programma NFS U212 comprende la progettazione, realizzazione e consegna di sottomarini che serviranno la forza armata italiana. L’Italia beneficerà anche del supporto post consegna per questi importantissimi battelli, i quali confermeranno ancora una volta l’eccellenza italiana nella costruzione navale. I sistemi EW sono fondamentali per il miglioramento della flotta, in particolare per i sottomarini. Un mezzo subacqueo è per ovvie ragioni obbligato ad affidarsi all’elettronica per il corretto svolgimento della missione.

Le apparecchiature installate sui sottomarini consentiranno a questi di poter navigare furtivamente, sorvegliare i mari e soprattutto proteggersi da eventuali minacce. Elettronica ha già donato un notevole contributo all’avanzamento tecnologico della Marina Militare Italiana. Col programma NFS U212, tutta l’esperienza dell’azienda verrà ereditata ed utilizzata per la creazione dei nuovissimi sottomarini.

Tutta la tecnologia e l’esperienza di Elettronica nel programma NFS U212

A bordo saranno integrate antenne RESM/CESM, ovvero i più performanti sensori radar sul mercato, il cui sviluppo ha richiesto oltre due anni di studi e simulazioni. Una ulteriore coppia di antenne permetterà ad ogni battello di sorvegliare e rilevare oggetti nella banda radar con la prima antenna, per poi inviare segnali di avvertimento attraverso la seconda antenna.

Startmag

Il compatto hardware è ridotto a favore di software decisamente più complessi. Questo fa si che i sottomarini abbiano un alto livello di digitalizzazione indispensabile per rapide manutenzioni e aggiornamenti futuri dei sistemi. Il tutto è accompagnato dall’Unità di Gestione EW che raccoglierà informazioni dai radar, le elaborerà e le trasmetterà: il risultato è una maggiore potenzialità tattica e strategica rispetto alle unità convenzionali. Domitilla Benigni, COO & CEO di Elettronica commenta così l’accordo:

“Siamo molto orgogliosi di dotare i sottomarini NFS U212 della Marina Militare Italiana, un asset di alto profilo e prestazioni che comprende le eccellenze dell’industria nazionale a beneficio della Marina Militare Italiana e della sua prontezza operativa. Siamo orgogliosi di arricchire la versatilità di questa piattaforma attraverso una Electronic Warfare Suite che rappresenta il connubio ideale tra esperienza, maturità e innovazione, offrendo così alte prestazioni su tutte le bande di comunicazione e radar, garantendo al contempo eccellenti capacità di autoprotezione e un’ampia raccolta di informazioni di natura Intelligence”.

Le marine militari di tutto il mondo puntano sui sottomarini

Tutti sembrano essere d’accordo sul fatto che le battaglie navali si vincano sott’acqua. Chi può investe nella costruzione di nuovi cantieri come quello cinese a Wuhan per la produzione di sottomarini AIP. Ci sono poi altre nazioni che non possono permettersi eccessive spese ma ciononostante fanno di tutto per competere nella guerra subacquea. Esemplare è il caso della Grecia che da anni cerca soluzioni smart: la flotta ellenica si migliora giorno dopo giorno aggiornando vecchi battelli o acquistandoli da paesi stranieri.

Questo interesse è certamente motivato dall’importanza strategica del sottomarino. I sottomarini hanno da sempre fatto la differenza in battaglia grazie alla loro capacità di nascondersi e attaccare senza preavviso al momento opportuno. Se da un lato la tecnologia e l’ingegneria spinge per migliorare le capacità di questi furtivi battelli, dall’altro c’è chi sprona la ricerca di mezzi che possano efficacemente contrastarli. Ad ogni modo il sottomarino non deve essere inquadrato esclusivamente nello scenario bellico: i mezzi subacquei sono fondamentali per la ricerca scientifica e per contrastare trafficanti e pirati.

Ares Osservatorio Difesa
Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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