Il progetto canadian surface combatant, o CSC, è descritto come uno dei maggiori impegni industriali e della difesa del Canada. È un progetto molto nuovo e particolarmente complicato. Infatti, deve sostituire due diverse classi della Marina Canadese: la classe “Iroquois” e la classe “Halifax”. Due precedenti navi con ruolo molto diverso. Anche la Regia Marina Canadese prevede l’idea di diminuire il numero di classi e oltretutto diminuire impercettibilmente il numero di imbarcazioni. L’idea è di passare dalle 12 classi Halifax e 4 classe Iroquois a 15 di classe Canadian Surface Combatant.
Come già detto, la Canadian Surface Combatant servirà per sostituire la classe Iroquois e la classe Halifax. Queste due classi sono classi tra loro molto diverse. Una, la classe Iroquois, era una classe di cacciatorpediniere. Nasceva come una classe di cacciatorpediniera antisom, ma negli anni 90 è stata modificata in cacciatorpediniera antiaerea. La seconda, la classe Halifax, è il risultato del progetto Canadian Patrol Frigate. Infatti, questa classe di fregate serviva come un ibrido, principalmente una fregata antisom, ma capace di contrastare anche minacce navali o aeree. A differenza della classe Iroquois, la classe Halifax è ancora in servizio, essendo una classe molto più recente e appena riammodernata.
Tra il giugno 2016 e il novembre 2017 si è svolta la gara per appaltare la costruzione delle navi. A competere sono state molte nazioni europee. Notiamo come la difesa e la marina canadese abbiano scelto solo progetti in fase di sviluppo avanzato o già completati. I progetti di cui si ha certezza sono sei. Tra di essi, ne hanno rigettato uno, due si sono ritirati e tre sono stati confermati per la gara. L’unico progetto rigettato è stato il progetto FREMM italo-francese, dei due cantieri navali Naval Group e Fincantieri. La commissione ha rigettato perché non pervenuto nei termini stabiliti. È da notare che il prezzo di questa nave era sensibilmente inferiore agli altri, in quanto già rodato.
I due progetti che sono stati ritirati erano il progetto tedesco delle fregate di classe Baden Wurttemberg, della ThyssenKrupp Marine Systems e la classe Iver Huitfeldt della marina danese, prodotta dalla Odense Maritime Technology. Questi due concorrenti, secondo alcune fonti, si sono ritirati per presunti favoritismi verso le fregate britanniche. Secondo alcuni sarebbe anche il motivo per cui le FREMM siano state rigettate. Non abbiamo abbastanza elementi per concludere quanto queste siano attendibili.
I tre progetti che sono arrivati allo stadio finale della competizione sono le fregate F100 o Alvaro de Bazan della Marina Spagnola, prodotto dalla Navantia, le De Zeven Provincien olandesi dei cantieri navali Damen e le Type 26 o City Class della Regia Marina Britannica prodotti dalla BAE Systems. Alla fine, la scelta è caduta sulle Type 26 britanniche. È interessante notare che le uniche che al momento della scelta del progetto su cui basare le Canadian surface combatant non erano ancora operative sono proprio le Type 26. Possiamo ipotizzare, senza tirare fuori campanilismi o malafede, che i britannici e i canadesi abbiano maggiori infrastrutture già rodate per la collaborazione. Inoltre, visto che il progetto CSC partirà non prima del 2024, molti di questi progetti (quello olandese, spagnolo e danese) risulteranno, ora dell’effettiva accettazione da parte della marina nei primi anni del 2030 risulteranno già “vecchi”.
La CSC sarà molto simile alle Type 26 britanniche, soprattutto per quanto concerne l’aspetto esteriore. Difatti, sarà un’evoluzione di questa classe. Anche perché non sarà esclusiva della BAE Systems come le navi britanniche, ma sarà costruita da un consorzio Lockheed Martin Canada-BAE Systems. Le proporzioni saranno leggermente diverse tra le due classi. Infatti, la stazza della CSC sarà di 7800 t al posto delle 6900 delle britanniche. Questo si spiega con una maggiore lunghezza della canadese, e una diversa gestione dello spazio interno. Infatti, la britannica è una fregata antisom. La canadese, invece, deve essere molto più flessibile, con compiti antisom, antiaerei e antinave.
L’intera classe sarà propulsa dalla stessa soluzione adottata nella Type 26 britannica. Sarà dotata di un sistema CODLOG (COmbined Diesel-eLectric Or Gas propulsion). A differenza del CODLAG, questo non permette l’uso simultaneo della turbina a gas e dei motori elettrici. La parte di propulsione a gas sarà affidata a una turbina Rolls Royce MT30, una turbina derivata dal Rolls Royce Trent per la propulsione marina. I generatori diesel saranno quattro MTU Type 20V 4000 M53B, accoppiati a due motori elettrici forniti da General Electric. La propulsione sarà affidata a una coppia di eliche.
Per armare questa nave, si sono scelti diversi armamenti di ultima generazione. A differenza delle altre due Type 26, quella per la marina britannica e quella per la marina australiana, la canadese monterà un cannone leonardo. Infatti, al posto del 5-inch 62-caliber mark 45 naval gun americano sulle britanniche e australiane, la Canadian Surface Combatant sarà equipaggiata dal cannone OTO 127/64 Vulcano. Secondo molti questa scelta si deve al fatto che il cannone italiano è il miglior sistema d’arma di questo tipo in circolazione. Questo grazie all’alta versatilità che il sistema porta con sé, adattandosi a molte piattaforme diverse.
I siluri utilizzati sono autoctoni. Infatti, la Canadian surface combatant utilizzerà tubi JSK. La scelta di questo sistema è duplice e molto interessante. Il TLS (torpedo launch system) della JSK sarà costruito e aggiornato in Canada, contribuendo allo sviluppo dell’industria e della competenza dell’industria canadese della difesa. Inoltre, questo sistema non ha problemi legati a quale arma si carica, perché molto versatile. La JSK costruirà un laboratorio di sviluppo a Montreal, per aumentare l’investimento in canada.
I missili utilizzati saranno i nuovi Sea Ceptor della MBDA. Questo missile è la versione imbarcata del CAMM della MBDA UK. Inoltre, potrebbe portare all’uso del missile CAMM-ER (extended range) in sviluppo dalla MBDA Italy. Questo missile è, come per le altre scelte di questa nave, un sistema altamente flessibile, utilizzabile per molti obbiettivi diversi, dalla funzione antimissile a quella antiaerea. I missili antinave saranno invece i KDA Naval Strike Missiles. Questi hanno duplice scopo antinave e di attacco al suolo. Il missile ha la caratteristica di essere quasi invisibile in virtù dei materiali compositi adottati.
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