Esercitazione La Pèrouse: Francia, India, Giappone, Australia e USA
Per l’inizio dell’esercitazione “La Pèrouse 2021”, le forze navali di Francia, India, Giappone, Australia e USA si incontrano il 5 aprile del 2021. Nel Golfo del Bengala le navi collaborano con l’intento di valutare la propria forza direttamente sul campo. Le dimostrazioni comprendono prove di tiro, di volo, rifornimento, tattiche e tanto altro. La partecipazione dell’India è la prima in assoluto e desta grande euforia. Tutte le potenze riunite mostrano al mondo la loro amicizia e la sinergia per un obiettivo comune: la salvaguardia dell’Oceano Indiano.
L’esercitazione La Pèrouse 2021 nell’Oceano Indiano
La Pèrouse è stata condotta durante l’annuale Mission Jeanne d’Arc. In questa missione, la Marina militare francese ha un duplice obiettivo: manifestare la propria presenza in aree di importanza strategica e formare gli ufficiali. L’esercitazione La Pèrouse inizia il 5 aprile 2021 nell’Oceano Indiano orientale con la durata di 3 giorni. A questa partecipano le marine militari francesi, indiane, australiane, giapponesi e la US Navy, con mezzi navali e velivoli. L’esercitazione a La Pèrouse è utile per addestrare i marinai, migliorare la cooperazione in azioni di vigilanza e interdizione marittima, operazioni aeree ma soprattutto onorare l’amicizia tra gli Stati partecipanti.
Il fine principale rimane quello di diffondere l’intenzione di custodire e proteggere le aree di mare in cui l’evento si svolge. Una posizione di rilievo in questo senso è quella assunta dagli Stati Uniti, prima tra tutte le altre a diffondere il messaggio. La 7th Fleet conta infatti dalle 50 alle 70 unità, sia navi di superficie che sottomarini, operanti nell’Oceano Pacifico occidentale e l’Oceano Indiano. La 7th Fleet collabora con 35 nazioni marittime e conduce missioni per preservare e difendere l’area aperta indo-pacifica.
La Francia guida l’esercitazione La Pèrouse 2021
L’esercitazione La Pèrouse 2021 è guidata dalla Marine nationale, ovvero la marina militare francese. La Francia invia la LHD Tonnerre classe Mistral e la fregata Surcouf classe Fayette. Rappresenta invece la US Navy, la nave per il trasporto anfibio USS Somerset (LPD-25), classe San Antonio. Per l’Australia naviga HMAS Anzac e la HMAS Sirius mentre per il Giappone si unisce alle prove l’incrociatore Akebono. L’India partecipa per la prima volta all’evento con le INS Saptura e INS Kiltanalong. Oltre alle navi c’è una forza aerea di tutto rispetto: elicotteri e aerei. Da menzionare è l’aereo da pattugliamento indiano P-8I Maritime Patrol Aircraft.
L’esercitazione La Pèrouse consiste in una serie di operazioni che dimostrano l’efficacia dei sistemi d’arma installati e la preparazione degli equipaggi. Si svolgono esercizi per valutare manovra e governo delle navi, guerra di superficie, lotta antiaerea e difesa aerea, tiro con armi da fuoco, cross deck flying operations, tattiche e operazioni di rifornimento. Tutto ha un alto valore sinergico oltre che di cooperazione tra marine militari alleate.
Un evento dai toni propagandistici? Pare proprio di si
La partecipazione dell’India è un importante balzo in avanti per questo evento. All’esercitazione La Pèrouse 2021 la marina militare indiana partecipa con due unità navali e velivoli, insieme alle nazioni amiche. L’India dimostra di condividere il desiderio di un oceano libero, tutelato e regolamentato negli interessi di tutti. Le forze navali si sono unite non solo per confrontarsi e manifestare la propria amicizia ma anche per dare un messaggio a quelle nazioni in disparte.
Prima tra tutte è la Cina ad incassare il tono propagandistico: l’evento può facilmente essere letto come un avvertimento alla superpotenza asiatica. In questi ultimi tempi abbiamo visto un suo impulso nella costruzione di navi e sottomarini e l’espansione dell’influenza cinese nell’Oceano Indiano è palese. Proprio ad inizio anno avevamo parlato del cantiere nato a Wuhan per massimizzare la produzione di sottomarini AIP. Forse la dimostrata amicizia ridurrà le dispute territoriali che portano Pechino a scontrarsi con paesi come Giappone, Corea del Sud e Filippine.