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I sottomarini avanzati australiani: semplice realtà o azzardata utopia?

Il nuovo piano per i sottomarini avanzati australiani è partito con grande entusiasmo ma ad un certo punto qualcuno ha frenato. Pare che i 12 sottomarini, i quali entreranno a far parte di una nuova classe, siano troppo costosi e l’Australia quasi quasi ci ripensa.

Sottomarini avanzati australiani: una chimera?

I 12 sottomarini avanzati australiani fanno parte di una nuova classe detta Attack. Quest’ultima è stata realizzata insieme agli ingegneri francesi secondo la convenzione tra Australia e Francia. Gli australiani ci ripensano e forse rischia di saltare tutto. Molto probabilmente lo Stato continente rinuncerà a questi battelli concentrandosi sull’aggiornamento di veicoli già acquisiti in passato. Secondo le nostre fonti sarà la classe di sottomarini Collins, già operativi nella Royal Australian Navy’s dal 1996, a sostituire la costosissima classe Attack.

Sei sottomarini Collins dovranno rimettersi completamente a nuovo, nella tecnologia e nel design, per svolgere in maniera efficiente le missioni di cui saranno incaricati. Vale comunque la pena considerare che, ovviamente, non raggiungeranno mai i livelli dei battelli della classe Attack. Il primo ministro Scott Morrison è il primo a notare l’impossibilità verso l’acquisizione dei sottomarini avanzati australiani. Egli sostiene che il programma per la classe Attack ha fin da subito palesato costi esorbitanti e scadenze non rispettate. Molte volte si è arrivato addirittura allo scontro tra il Dipartimento della Difesa australiano e Naval Group. L’accordo vale quasi 70 miliardi di dollari, eppure nel 2016 è stata concordata la cifra di 40 miliardi di dollari.

Il costo dei sottomarini avanzati australiani è davvero giustificato?

La tecnologia ed il design che hanno portato alla realizzazione della classe Attack di certo non aiutano il costo di realizzazione. I 12 sottomarini avanzati australiani hanno una propulsione indipendente dall’aria ed una serie di installazioni innovative che li rendono micidiali. Parte della tecnologia deriva dall’ingegneria statunitense come, ad esempio, il nuovo sistema AN/BYG-1 Submarine Payload Control System. L’accordo è stipulato con il costruttore navale francese Naval Group, sulla bocca di tutti per aver stampato un’elica 3D: vero record!

Sono poche le notizie riguardo le specifiche della Classe Attack. Sappiamo che raggiungerebbero la lunghezza di quasi 90 metri contro i poco più di 77 metri della Collins: il dislocamento è oltre 4000 tons. Tyler Rogoway della The War Zone spiega che sottomarini avanzati diesel-elettrici con AIP possono costare fino a 700 milioni di dollari. Il prezzo di partenza potrebbe essere molto più basso se acquistati direttamente dal produttore. Ad esempio, la classe Dolphin II israeliana è costata circa 500 milioni di dollari. Il costo esorbitante sicuramente è dovuto al fatto che saranno costruiti in un paese straniero rispetto a quella origine ed i sistemi americani non aiutano. D’altra parte ricordiamo che il sottomarino rivale tedesco Type 216 costerebbe la metà pur mantenendo dimensioni paragonabili alla classe Attack.

European Security & Defence

Che ne sarà dei sottomarini avanzati australiani?

Recentemente l’Australian Financial Review informa che il governo locale valuta la possibilità di sciogliere il contratto. Naval Group avrebbe dovuto sostituire la vecchia classe Collins con la classe Attack ma ci sono troppe perplessità. Le preoccupazioni sono peggiorate in seguito al confronto tra Morrison ed il Presidente francese Emmanuel Macron: il governo francese possiede infatti parte di Naval Group. Australian Financial Review commenta il quasi definitivo insabbiarsi dell’accordo e le conseguenze sulle imprese australiane che già avevano accolto con entusiasmo l’opportunità:

“Quale fiducia può avere l’industria australiana, in particolare quelle piccole e medie imprese che potevano competere nel significativo lavoro riguardo questo programma?”

Forse svincolare la costruzione da alcuni protocolli francesi potrebbe sicuramente snellire la spesa. La Francia accetterà una proposta simile? Si potrebbe modificare il progetto della Classe Attack per adattarlo alle procedure di aggiornamento della classe Collins. È chiaro che facendo così si stravolge tutto; quello che invece non sappiamo è il risultato del compromesso.

Un’alternativa senza Naval Group? Possibile!

L’Australia potrebbe sciogliere ogni collaborazione con la Francia per l’aggiornamento della classe Collins. L’aggiornamento porterà a 6 nuovi battelli chiamati informalmente “Son of Collins”. Rinunciando a Naval Group, potrebbe rinvigorirsi la collaborazione con Kockums, società svedese che con la casa madre Saab possiede i diritti sulla classe Collins originale. Saab/Kockums non erano tra le compagnie coinvolte nel programma di sostituzione della classe Collins ma sicuramente sono un’eccellente alternativa. È loro infatti la classe di sottomarini Gotland, progetto che condivide il sistema di propulsione indipendente ad aria AIP come previsto per la classe Attack. La marina svedese possiede ottimi battelli tanto apprezzati anche dagli USA che negli anni 2000 hanno noleggiato un veicolo classe Gotland per missioni dedicated aggressor.

Reddit: Gotland e Halland in formations
Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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