La società svedese mostra i denti. RBS 15 Gungnir è il missile antinave di nuova generazione, capace di una grande versatilità. La sua presentazione risale al 2018, ma oggi possiamo conoscerne meglio le sue caratteristiche peculiari e i suoi impieghi operativi.
Saab ha scomodato addirittura Odino per denominare il suo nuovo missile. Gungnir è il nome della lancia del dio della guerra norreno. Quindi, un nome, una garanzia. Ciò lascia presupporre che Saab abbia impiegato molti sforzi per raggiungere questo livello. Ma scopriamo perché questa moderna “lancia” puo’ rappresentare un vanto per la tecnologia bellica svedese.
L’RBS 15 Gungnir Mk4 è nato dalla collaborazione tra Saab e Dihel Defence e rappresenta il diretto erede dell’RBS 15 Mk3. Apporta alcune innovazioni rispetto al predecessore. La sua versatilità permette di equipaggiarlo anche su aerei, oltre che mezzi di terra e navali. Anche il range viene modificato, passando da 200km a 300km. Infine, il peso viene ridotto di 10 kg. L’innovazione maggiore è dovuta, però, ad un moderno sistema di navigazione che blocca le interferenze che possono disturbare il GPS.
La forma non è molto diversa da quella di un classico missile. Fusoliera a sezione circolare rastremata all’estremità anteriore, mentre quattro impennaggi a poppa e due a prua completano l’airframe. Lunghezza di 4.35 e apertura di 1.4 m, per un peso che varia tra 810 kg a 650 kg (a seconda della presenza di booster).
La struttura è completamente in composito in modo da avere una penetrazione efficace sull’obiettivo e non essere soggetta a interferenze elettroniche. La sua massima velocita tocca il Mach 0.9. Riesce a trasportare una testata di 200 kg, che molto difficilmente lascia scampo allo scafo colpito.
La combo INS (Inertial Navigation System) e radar in banda J permettono un controllo e una manovrabilità invidiabile. L’intelligenza artificiale permette il completamento della missione anche se persistono condizioni avverse. Il sistema data link permette la ricezione in tempo reale di informazioni cosicché gli operatori possano riprogrammare la traiettoria anche quando il missile è già in volo.
Il punto di forza nella definizione della traiettoria consiste nella mancata dipendenza da GPS e Data Link. Il sistema INS di bordo riesce a sopperire a tutte le necessità. È in questo modo che il missile riesce a evitare ostacoli naturali e antropici. Degna di nota è la resilienza alle condizioni atmosferiche avverse e a mareggiate intense.
Per non essere intercettato dai radar avversari è necessario che il missile RBS 15 Gungnir mantenga una traiettoria prossima al pelo dell’acqua. In questo caso il radar è fondamentale per la guida. Giunto in prossimità dell’obiettivo,sarà ormai tardi per il target selezionato riuscire ad evitare l’impatto. Se, per qualsiasi motivo, il missile non centra l’obiettivo, la guida prevede la capacità di riattaccare immediatamente mediante una manovra a 180°.
Non possiamo trascurare la sua versatilità nell’ingaggio dell’obiettivo. Può avvenire infatti da tutti e tre gli scenari di guerra; via mare, via terra e via aerea. Per le prime due alternative è supportato da due booster laterali che coadiuvano il turbogetto di design nelle prime fasi del lancio. Nonostante la designazione principale antinave, può essere impiegato anche per operazioni di attacco al suolo.
Altra caratteristica, più operativa, è la facilità nell’integrazione. Il lancio del missile RBS 15 Gungnir può avvenire dal ponte di navi militari o stipato dentro velivoli, sino ad essere trasportato con camion capaci di montare container con standard ISO da 20 piedi. L’esempio più rappresentativo è l’integrazione sulle corvette di classe Visby della Royal Swedish Navy.
Per il comparto aviazione la conpatibilità è più problematica, ma comunque risolvibile. Infatti, non poteva non essere integrabile con il grifone svedese, il caccia JAS 39 Gripen di casa Saab. Rimane comunque la possibile compatibilità con caccia simili.
Il missile RBS 15 Gungnir rappresenta sicuramente un’ottima alternativa nel comparto bellico. Essendo estremamente versatile grazie ai diversi campi di utilizzo, permette una riduzione dei costi operativi. Questi, sicuramente più alti in caso di utilizzo di varie tipologie di missili scenario-specifici.
La Svezia ha già effettuato ordini per 358.5 milioni di dollari, mentre recentemente anche la marina Tedesca ha deciso di fornirsi di tali equipaggiamenti. Le consegne partiranno dal 2022. Nei prossimi anni l’RBS 15 Gungnir Mk4 sarà operativo a bordo dei mezzi militari anche di nazioni quali Finlandia, Polonia, Croazia e Thailandia.
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