Le startup innovative del 2020 sono molte e tanti progetti da tenere d’occhio sono nati in Italia. E-concept ne è un esempio e propone una soluzione che ridurrà drasticamente l’inquinamento marino. Il progetto e-dock si ispira a quanto già è stato fatto nel settore automobilistico, col fine ultimo di creare l’infrastruttura elettrica necessaria alla ricarica di piccole imbarcazioni elettriche. Nonostante sia stato inizialmente pensato per Venezia, il progetto e-dock metterà le basi per l’istallazione di colonnine in tutta Italia e forse anche in Europa!
Tra le startup innovative del 2020 troviamo e-concept con il progetto e-dock. Claudio Iannelli, Matteo Bartoli, Francesco Pannoli e Mara Sartore, formano il gruppo fondatore della startup nata nel 2019 con sede a Venezia. L’attività si affaccia nel settore della green economy con l’obiettivo di ridurre le emissioni inquinanti. Al centro della ricerca è l’innovazione sostenibile con particolare riguardo verso la propulsione elettrica nel settore nautico. Il sogno di e-concept è quello di un futuro a zero emissioni ottenuto con l’elettrificazione dei veicoli e delle industrie. Claudio Iannelli parla così di e-dock:
“Ci vuole una spinta dal basso per creare delle condizioni con cui si accelerino le dinamiche politiche per intraprendere questa nuova strada. Abbiamo voluto creare un presupposto grazie a cui l’amministrazione possa e debba proseguire nella direzione”.
Il capolavoro di e-concept è il progetto e-dock, ovvero l’infrastruttura elettrica che permetterà alle imbarcazioni di ricaricarsi con energia pulita. Le colonnine elettriche sono in particolar modo pensate per la città di Venezia, gioiello d’Italia purtroppo afflitto dall’inquinamento. La diffusione di barche e yatch elettrici sarà favorita dall’istallazione delle colonnine di ricarica facilmente accessibili. Si spera che l’esistenza di tali colonnine, ideate con lo scopo di servire numerose imbarcazioni, spingerà l’elettrificazione del trasporto nautico veneziano.
Il gruppo Veritas (Veneziana Energia Risorse Idriche Territorio Ambiente Servizi) è la prima multiutility pubblica veneta e tra le più importanti in Italia. Occupandosi dal 2007 di igiene ambientale, servizi idrici e urbani, nonché la produzione di energia da fonti rinnovabili e biomasse, di certo non si lascia sfuggire un progetto tanto valido: installerà le colonnine e-dock in punti strategici così da poter usufruirne per la propria imbarcazione elettrica adibita alla raccolta dei rifiuti.
La startup è lanciata da Ecomill, la prima piattaforma di equity crowdfunding italiana. Ecomill raccoglie professionisti e imprenditori con grande esperienza nel settore energetico, ambientale e finanziario, offrendo sostegno e supporto che va dallo sviluppo del progetto al lancio finale. Nel loro website possiamo leggere cos’hanno nel mirino:
“Vogliamo affermarci rapidamente come un punto di riferimento per le iniziative nel settore e per le comunità a cui ci rivolgiamo”.
Grazie al progetto e-dock, la città di Venezia è stata selezionata tra le 126 città europee che partecipano al bando ICC – Intelligent City Challenge, competendo con tante altre startup innovative del 2020! Fabio Malanchini e Chiara Candelise, partner Ecomill commentano così il progetto:
“Siamo molto fieri di questo progetto, sia per l’innovatività della palina e-dock che per la visione che e-concept e il suo team stanno portando avanti: la sfida dell’elettrificazione della nautica. L’impatto su Venezia dell’introduzione di e-dock come facilitatore della nautica elettrica è potenzialmente estremamente elevato. Ma l’implementazione della palina e-dock non si fermerà a Venezia: verrà commercializzata anche in Italia ed in altri paesi Europei, contribuendo quindi ad un disegno ancora più ampio di elettrificazione della nautica e ad un’interessante crescita negli anni a venire per e-concept”.
La e-concept ha già installato la prima colonnina di ricarica che servirà imbarcazioni da diporto civili o per il trasporto pubblico e commerciale. Come già pensato per le automobili, le colonnine elettriche avranno una spina in cui si inserirà il cavo di ricarica della barca. La box station è quella di Enel X, ovvero la juice box che già viene commercializzata come charging station destinata ai privati per la ricarica di automobili elettriche. Il cavo e la spina presente nella colonnina sono della tipologia Modo 3 con Spina Tipo 2: la scelta rispetta i requisiti di sicurezza e rientra nello standard internazionale in vigore per il trasporto su strada.
Enel X sigla una partnership: provvederà alla fornitura tecnologica per il sistema di ricarica e non solo! La società del Gruppo Enel acquisirà ed elaborerà dati necessari alla creazione dell’infrastruttura, sviluppando una applicazione comoda e user-friendly che integra anche le operazioni di pagamento. Le colonnine saranno anche acquistabili dai privati, per permetterne l’impianto nel proprio ormeggio. Racconta Francesco Pannoli:
“La prima cosa che ho fatto quando abbiamo messo in acqua la palina è stata prendere la barca elettrica, andare allo stazione dei taxi e dire ai tassisti: salite a bordo, che vi mostro il futuro di Venezia”.
Le colonnine riprendono in tutto e per tutto la palina in legno. Tutta la tecnologia sarà contenuta nella colonnina che avrà la forma del tradizionale ormeggio. Si ottiene in questo modo un beneficio sull’impatto visivo poiché il sistema di ricarica si confonderà egregiamente all’interno del contesto urbano veneziano.
L’Italia è nella classifica delle città europee con i più alti costi legati all’inquinamento. I dati raccolti nel Rio Novo veneziano e risalenti al 2019, confermano la presenza di polveri oltre il limite giornaliero di 50 μg/m3. I motori elettrici marini non producono emissioni di gas nocivi ne polveri sottili, ecco perché tantissime idee nel settore navale, in particolare le startup innovative del 2020, puntano sull’elettrico. Il 30 aprile 2020, il Consiglio Comunale approva l’adesione del Comune di Venezia al nuovo Patto Globale dei Sindaci per il Clima e l’Energia, che lo impegna entro il 2022 a compilare un nuovo Piano d’Azione per l’Energia Sostenibile e il Clima (PAESC). L’obiettivo principale è quello di ridurre le emissioni di anidride carbonica almeno del 40% entro il 2030 e la neutralità emissiva nel 2050! Concludiamo l’articolo con le parole di Francesco Pannoli:
“La strada verso la decarbonizzazione è già segnata. Il nostro compito è agevolare e accelerare questa transizione, ma anche aiutare i veneziani a viverla in maniera soft e positiva. […] È successo lo stesso con i primi telefoni, i primi computer: verranno investiti più soldi e i prezzi si abbasseranno. Servono intanto incentivi forti per velocizzare questo processo”.
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