Il Covid non ha fermato Mario Battilanti. A 91 anni completa il giro d’Italia a bordo di una barca a vela e realizza il sogno di una vita. Il lupo di mare termina il suo viaggio raggiungendo Ravenna e trova ad attenderlo personaggi di spicco al Circolo Velico Ravennate. Il presidente del circolo Gianni Paulucci, il presidente della lega Navale Italiana Sezione di Ravenna Luciano Pezzi e Ivo Emiliano, delegato regionale Lni, accolgono il velista.
Mario Battilanti nasce a Taranto nel 1929. La Spezia diventa presto la sua casa: a 15 mesi giunge nella città portuale col padre, sottufficiale dell’Esercito. A causa della guerra, Mario va a vivere in Puglia per poi trasferirsi a Torino solo alla fine del conflitto. La sua è una storia come le tante, di quei giovani migranti vittime di discriminazioni e prepotenze. Il giovane Mario Battilanti si arrangia come meglio può finché non trova un impiego presso la Fiat come uomo delle pulizie.
Durante il suo periodo alla Fiat è messo a dura prova dalla tubercolosi, malattia che rende difficoltosi i suoi studi per il diploma di perito elettrotecnico e limita le uscite in barca. Col duro lavoro ottiene il diploma di geometra e diventa responsabile della gestione del personale. Finita la scuola di vela a Caprera aspetterà la pensione per dedicarsi completamente al mare.
Nel 2020 realizza il suo sogno di girare l’Italia in barca a vela.
Tutto comincia quando l’amico Paolo Zannini chiede compagnia per spostare la sua barca dalla Spezia a Marina di Ravenna. Il viaggio di Mario Battilanti inizia il 27 settembre a bordo della Lumiere III, barca a vela di 13,50 metri per concludersi poi 25 giorni dopo. Paolo Zannini e Mario Battilanti sono entrambi soci di La Nave di Carta e di Lega Navale di Lerici. Le due associazioni hanno deciso di collaborare per la realizzazione del sogno di Mario, mettendo a disposizione velisti esperti per accompagnarlo. Marco Tibiletti, presidente della Nave di Carta commentò così l’impresa:
“Aiutare Mario ad arrivare fino in fondo è diventata una sfida per tutti noi della Nave di Carta e della Lega Navale e dei circoli velici che ci hanno aiutato. Il sogno di Mario è diventato il nostro sogno: in questo momento realizzare questa piccola impresa velica è come lanciare lo sguardo oltre le nubi che nascondono l’orizzonte”.
La mattina del 22 ottobre, intorno alle 9, il viaggio si conclude dopo 1.250 miglia percorse nel portocanale di Marina di Ravenna.
Mario Battilanti dimostra che l’età è solo un numero. A 91 anni termina il giro d’Italia e lo fa in piena emergenza sanitaria. Tantissimi sono gli appassionati e sostenitori che hanno voluto omaggiarlo con l’hastag #Forza91, dove 91 è l’età del velista e Forza, oltre che un incoraggiamento, invita a riflettere.
Sempre più fragili, gli anziani non possono essere esclusi, come ricorda lo stesso Mario.
“Sono stanco ma contento, davvero contento di essere arrivato fino in fondo. Senza tutti gli amici, giovani e meno giovani, che si sono alternati a bordo, non ce l’avrei fatta a realizzare il mio sogno. Il mare è stato a volte buono, a volte cattivo. Abbiamo preso acqua e vento e abbiamo trovato bonacce: il mare è questo. Devi prendere quello che viene, senza paura. È la paura che fa invecchiare. Agli anziani dico: mollate il bastone e fate movimento, uscite, fate ginnastica, state tra i giovani, mettetevi in gioco. Si muore di più in poltrona che per mare”.
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