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Delta è il nome dell’uragano che fa tremare gli Stati Uniti

L’uragano Delta spaventa Puerto Morelos, sulla costa caraibica del Messico. Il National Hurricane Center degli Stati Uniti ha segnalato pericolose mareggiate e forti venti. L’allarme ha messo in guardia la popolosa area dello Yucatàn. Migliaia di turisti messicani e stranieri sono fuggiti abbandonando la zona per cercare rifugio dall’uragano.

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L’uragano Delta è la ventiseiesima tempesta registrata nella stagione degli uragani atlantici. Tale periodo va dal mese di giugno a quello di novembre. Quest’anno la stagione ha visto un numero insolitamente elevato e inaspettato di tempeste. Fino ad oggi l’anno 2005 ha registrato il numero più elevato di tempeste; questo record sta per essere raggiunto però dall’anno in corso. Si sono contate 24 tempeste di cui 8 sono uragani e 2 super uragani, ovvero uragani di categoria superiore a 3. Oltre all’uragano Delta, si monitora anche il minaccioso Gamma. Secondo molti è ottobre il mese più pericoloso e la formazione dell’uragano Delta insieme al Gamma porterebbe il 2020 a condividere il terrificante record del 2005. Si pensa, inoltre, che il 2020 possa addirittura superare il 2005 poiché non è impossibile prevedere nuove tempeste in arrivo!

L’uragano Delta

L’uragano Delta è attualmente indebolito al punto da poter essere considerato come una tempesta di categoria 1 con raffiche che soffiano a circa 160 km/h. In ogni caso l’area si sta spopolando e sono in molti a cercare riparo altrove: è lanciato l’allarme a Dzilam e Tulum, compresa l’isola di Cozumel. Sono più di 150 i rifugi che aprono le porte a persone terrorizzate e vulnerabili. Sono previste piogge torrenziali negli stati di Campeche, Quintana Roo e Yucatán. Il National Hurricane Center sostiente che le tempeste potrebbero aumentare il livello dell’acqua fino a 12 piedi, nella parte settentrionale dello Ycatàn. La costa subirà forti ondate dall’alto potenziale distruttivo che porterà sicuramente ingenti danni.

La traiettoria dell’uragano Delta

Il National Hurricane Center prevedeva che Delta avrebbe raggiunto gli USA venerdì 9 ottobre con venti superiori ai 200 km/h, aumentando a categoria 3. Alle ore 18 di venerdì ha colpito la Louisiana nella zona di Creole, classificato di categoria 2 con venti fino a 155 km orari. Molti sono stati i danni. Secondo la CBS ovvero l’emittente televisiva di New York, si sono contati oltre 700mila black out. Come previsto si è indebolito fino alla categoria 1: col passare del tempo si indebolisce sempre più ma l’attenzione resta alta.

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Conclusioni

In un periodo già fortemente martoriato a causa del Coronavirus, la stagione degli uragani sarà per molti il colpo di grazia. Roberto Citrón, il responsabile dell’associazione alberghiera locale, ha dichiarato all’agenzia di stampa AFP che per prevenire la diffusione del Covid-19 si devono seguire le stesse misure nei rifugi e negli hotel: è obbligatorio rispettare le regole anti-contagio soprattutto usando gel disinfettante e maschere facciali. Le compagnie petrolifere che operano nel Golfo del Messico hanno ordinato al personale non essenziale di evacuare le loro piattaforme offshore e i porti messicani sono stati chiusi lungo la costa orientale. Si cerca in ogni modo di limitare i danni dell’uragano Delta e di quelli che seguiranno; con tanta apprensione auguriamo e speriamo che le vittime possano tornare presto alle loro vite.

Christian Cione

Studente magistrale di Ingegneria Navale presso l'Università degli Studi di Napoli Federico II. Scrivo articoli inerenti allo scenario marittimo e cantieristico internazionale con maggiore attenzione verso tematiche ambientali e militari.

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